giovedì 7 agosto 2008

Orsara, nel volume di Nicola Tramonte la biografia di un'intera comunità. "Queste foto riescono a vedere l'invisibile"

Paesaggi. Sfumature. Il passaggio dell’aratro a dipingere sul terreno le declinazioni di ricchezza e sudore. Le scarpe senza lacci dei bambini di ieri, oggi uomini, che si ritrovavano e continuano a ritrovarsi davanti a un mazzo di carte incurvate. I contorni netti dell’uomo che emerge dal nero e lo colora dei suoi capelli. Mani segnate, linee e tracciati incerti e profondi sul volto, occhi sguardi e gesti di nonne contadine, nonni braccianti, di figli e mestieri di un tempo. Il codice invisibile ma percettibile di una Comunità. La biografia di Orsara di Puglia in un segmento di 35 anni e 300 scatti. Questo è il volume fotografico di Nicola Tramonte, “Fotografie 1972-2007”, un libro quasi senza titolo per immagini prive di didascalie, se non fosse per quelle dettate alla mente dalla lettura di chi ne sfoglia le pagine immergendosi in un racconto muto. Il grano è ricorrente come i fazzoletti e l’uncinetto delle donne, come gli asini le capre e le vie di pietra che accompagnano i lavoratori sulla strada del ritorno dal lavoro. Ieri sera, mercoledì 6 agosto, a riscoprirsi e a riconoscersi sotto una luce diversa nell’aula consiliare di Orsara, c’era idealmente un intero paese. “Ogni pagina di questo volume – ha dichiarato Salvatore Lovaglio, docente dell’Accademia di Belle Arti di Foggia - è una storia, ogni storia un valore esplicitato, un racconto sottile e sotteso di un uomo”, Nicola Tramonte, che partecipa al romanzo senza mutarne la trama scritta collettivamente e da ogni singolo attore. “Per me – ha detto Michele Mescia, artista orsarese e piemontese d’adozione - questo libro è un po’ come la mia biografia di bambino: ci sono le immagini che ho portato e porto dentro di me. L’ho regalato a un amico dicendogli: questo libro sono io, questo è il mio paese, questa la mia gente, queste le strade dove ho cominciato a camminare”. “Le immagini di Nicola – ha spiegato il fotografo Vanni Natola – sono dotate di un grande rigore, fondamentali e precise nel restituire un momento e un significato. Queste foto riescono a vedere l’invisibile e possiedono un enorme valore di documentazione e di amore”. “Orsara di Puglia – ha affermato l’architetto Domenico Potenza -, ancora una volta è una testimonianza di ospitalità, di civiltà e di curiosità che rappresenta un valore e uno stimolo per tutte quelle persone che, come me, amano la bellezza di questo paese e la densità di cultura espressa dalla sua comunità”. La presentazione del volume, opera stampata con il patrocinio del Comune di Orsara e grazie al contributo di alcune imprese orsaresi, è stata introdotta dal sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli: “Le persone che siedono a questo tavolo, da Peppe Zullo a tutti i relatori, sono l’espressione artistica e creativa di Orsara di Puglia e, più in generale, della nostra grande provincia. Pubblicazioni come quella di Nicola Tramonte sono la nostra cultura, il tessuto e i significati più forti del nostro vissuto e dell’unicità di un territorio capace di esprimere ricchezza, sofferenza e volontà di costruire il cambiamento sulle fondamenta dei nostri valori”. L’incontro è stato moderato da Antonio Di Biccari, assessore alla Cultura: “Più che un libro, oggi presentiamo una galleria di immagini e ‘dipinti’ che costituiscono un viaggio dentro il tempo e la vita di una comunità”.

2 commenti:

Francesco Quitadamo ha detto...

Ma qualche foto si può vedere? perché non le pubblicate?

Orsara di Puglia Informa ha detto...

Può vederne qualcuna nella galleria fotografica che si trova in home page, in alto a destra