ORSARA DI PUGLIA – Avete mai assistito a una “processione di zucche”? Se non lo avete fatto, ne avrete l’occasione a Orsara di Puglia nella notte tra l’1 e il 2 novembre, durante la celebrazione di “Fuca coste e cocce priatorije” (falò e teste del purgatorio). Non si tratta di Halloween, né di una “versione” in chiave locale dell’appuntamento anglosassone con streghe e tenebre. Niente di tutto questo. A Orsara si celebra un rito antichissimo, legato profondamente al culto dei defunti e a una tradizione che in questo luogo della Puglia nessuno vuole tradire. Le zucche, abilmente intagliate e illuminate al loro interno con un lume, prendono sembianze umane e – a partire dalle 19 del 1° novembre, saranno portate in processione per le vie del borgo medievale. Ma la festa comincerà molto prima. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, con il paese a scandire il conto alla rovescia per l’accensione serale dei falò, si potrà usufruire gratuitamente di visite guidate per ammirare il grande complesso abbaziale di Sant’Angelo. Agli stessi orari, ci sarà la possibilità di visitare il Museo Diocesano. La lunga notte orsarese prenderà il via alle 18.30, con lo spettacolo di Liubo, gli artisti di strada provenienti da Lucera. Alle 20.30, quando in ogni strada del paese scintilleranno le fiamme dei falò, trampolieri e mangiafuoco attraverseranno vie e piazze. Alla stessa ora, in due luoghi diversi, cominceranno i concerti dei Tarantola Garganica (in Corso della Vittoria) e l’appuntamento con la musica classica nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.
In ogni stradina del borgo, come da tradizione, si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno. Uno dei momenti più suggestivi della festa è quello che scatta alle 19: al risuonare di tutte le campane di Orsara ci sarà l’accensione di un falò in ogni strada. Ecco perché, per chi vuole assistere al giorno dei Fucacoste e cocce priatorije, è meglio raggiungere orsara nelle prime ore della sera, in modo da vivere per intero la magia di una notte che sembra davvero fare abbracciare due mondi: uno materiale e visibile, l’altro ultraterreno e impalpabile. La tradizione vuole che le anime del Purgatorio (Cocce priatorije) possano purificarsi attraverso il fuoco dei fucacoste e trovare la via del Paradiso, che viene indicata loro dai lumi nascosti dentro le zucche. E’ la festa della luce, dunque, non quella delle tenebre (tutto il contrario di Halloween). In onore dei defunti, che in processione attraversano il paese dopo la mezzanotte, si consumano cibi poveri ma ricchi di significati simbolici: il grano lessato e condito col solo mosto cotto, le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace. Un appuntamento da non perdere.
martedì 30 ottobre 2007
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