mercoledì 29 ottobre 2008

Salone del Gusto, Orsara supera l'esame


“Per noi, la partecipazione al Salone del Gusto era un po’ come un esame di maturità: credo di poter dire che Orsara di Puglia lo abbia superato a pieni voti. Il cammino è ancora lungo, ma gli attestati di merito, i riconoscimenti e i risultati conseguiti fino ad ora sono uno stimolo eccezionale a proseguire il lavoro”. E’ entusiasta il sindaco Mario Simonelli. La settimana torinese dedicata al connubio tra alimentazione e salute ha proiettato “il paese dell’Orsa” e la sua cultura enogastronomica su un palcoscenico internazionale. In cinque giorni, i padiglioni del Lingotto Fiere sono stati visitati da 180 mila persone, con un aumento del 4 per cento rispetto allo scorso hanno e un incremento del 25 per cento delle presenze dall’estero, nonostante la congiuntura economica negativa.
“I nostri spazi espositivi sono stati visitati da centinaia di persone – dichiara Biagio Dedda, assessore alle Attività Produttive del Comune di Orsara – e, tra queste, ci sono state le graditissime visite di Carlo Petrini, Nichi Vendola, del presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, del sindaco di San Mauro Torinese Giacomo Coggiola, dei nostri assessori regionali Elena Gentile ed Enzo Russo. Tutti ci hanno espresso apprezzamento per quanto fatto negli ultimi anni dalla Comunità orsarese e per l’ingresso a pieno titolo nel circuito di Cittaslow”.
“Orsara di Puglia – prosegue il sindaco Simonelli – ha fatto il suo vero ingresso in un movimento che si propone come una reale alternativa al modello di un sistema economico e sociale ormai in crisi. Il gusto, l’alimentazione di qualità e il rispetto di cicli e risorse naturali sono la chiave per sviluppare l’agricoltura, l’industria, il turismo, la ricerca e il settore dei servizi in modo qualitativo ed ecosostenibile. E’ un percorso che restituisce protagonismo ai piccoli comuni come il nostro, ai centri del Mezzogiorno dove il legame con la terra è immediato, espresso da una vocazione culturale e produttiva che dobbiamo innovare e promuovere. Il Salone del Gusto, dove ci si confronta con realtà all’avanguardia come quelle di Greve in Chianti e Orvieto per fare due nomi, è una manifestazione che fa crescere in noi la consapevolezza di quanto sia importante il ruolo delle Amministrazioni comunali del Sud nel sostenere e incoraggiare la riscoperta dell’agricoltura in chiave moderna, collegando lo sviluppo innovativo del settore alla produzione e alla trasformazione di alimenti ad alto contenuto qualitativo, facendo crescere cooperative, consorzi agricoli, piccole e medie imprese della ristorazione e della ricettività, incoraggiando la creazione di reti dell’eccellenza con le città che puntano a creare benessere reale e crescita culturale oltre che economica”.
Dalla grande vetrina torinese al piccolo schermo: oggi, mercoledì 29 ottobre, a Orsara di Puglia arrivano le telecamere di Linea Verde. Il 16 novembre, alle 12.30, la trasmissione di Rai Uno dedicherà ampio spazio ai prodotti enogastronomici orsaresi.

sabato 25 ottobre 2008

Il 1° novembre la festa dei "Fuca coste e cocce priatorije" (attenzione, Halloween non c'entra niente)

Ci sono le zucche, è vero. E anche a Orsara di Puglia prendono sembianze umane. Ma le similitudini tra halloween e l'orsarese festa dei "Fuca coste e cocce priatorije" (Falò e teste del purgaorio) finiscono qui. L'appuntamento con il "dolcetto o scherzetto", che non appartiene neanche lontanamente alla cultura orsarese, si svolge la sera del 31 ottobre. A Orsara di Puglia, invece, falò e zucche antropomorfe accendono la notte del 1° novembre. E' diverso il significato dei due eventi. Da un lato le tenebre, il commercio e la plastica di un appuntamento tipicamente americano; dall'altro, e torniamo sui Monti Dauni della Puglia, la luce della fede, il culto dei defunti, il gusto genuino di tavole imbandite in ogni strada, la condivisione di un momento di comunione, la magia autentica del legame misterioso e pieno di rispetto tra il mondo dei vivi e quello di quanti sono vivi nella nostra memoria, nei cuori dei propri cari. Con Orsara di Puglia halloween non ci azzecca proprio. Un tempo, quando in quest’angolo di mondo non c’era il fragore dei media e il carattere profano dell’evento era ancora vivo, si usava porre dell’olio in una bacinella piena d’acqua e sopra si poneva un treppiede con una lampada (luce ad olio): alla fioca luce della candela, si poteva assistere, secondo i vecchietti, alla sfilata delle anime del purgatorio. Un corteo senza nulla di pauroso ma che, al contrario, costituisce l’attimo di una ritrovata e misteriosa unione tra due mondi. Per le strade risuonava il crepitio delle ginestre e in ogni angolo ardeva un falò. Elemento caratterizzante era la ginestra. Per quale motivo? La ginestra è un arbusto che cresce abbondantemente sui fianchi dei monti e delle colline orsaresi. E’ profumato e si volatilizza facilmente, facendo sembrare che il legame cielo-terra si compia sotto i nostri occhi. Solo a Orsara i fuochi ,”fuca coste”, si accendono la sera del primo novembre: per tutta la notte ardono numerosi, caldi, luminosi, a creare un’atmosfera di magico incanto e comunione. Vicino alle abitazioni si appendono le zucche antropomorfe con una candela accesa all’interno e le vecchiette, prima di andare a letto, prendono dal falò un po’ di brace e la portano in casa, deponendola nel camino o in un braciere. E’ convinzione che le anime dei defunti, ritornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si riscaldino e continuino il loro peregrinare per tutta la notte. Altro elemento curioso era ed è la compartecipazione al fuoco: se non si provvede a farne uno proprio, si partecipa al rito mediante l’apporto di qualche fascina o d’alcuni tronchi a quello del vicino. Secondo la credenza popolare, la zucca accesa avrebbe fatto ritrovare al defunto la casa dove era vissuto, proprio come ha fatto Demetra per far ritrovare la strada a Persefone. Le anime del Purgatorio (cocce priatorije) possono purificarsi attraverso il fuoco dei Fuca Coste. In onore dei defunti, si consumano cibi poveri ma ricchi di significati simbolici: il grano lessato e condito col solo mosto cotto, le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace. Anche in questo, Orsara è distante anni luce dai ”dolcetti-scherzetti” made in Usa. Niente streghe, dunque, niente maschere e figure grottesche. Piuttosto la conservazione del primordiale senso della festa di tutti i Santi, quella istituita il 13 maggio del 609 da Papa Bonifacio VIII quando la Chiesa sovrappose un’interpretazione cristiana a una pratica di origine pagana. I visitatori avranno a disposizione gratuitamente il servizio delle guide turistiche per addentrarsi tra i segreti e lo splendore dell’Abbazia di Sant’Angelo, il Museo diocesano e il centro storico: visite dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 (info 0881.964904). Il laboratorio delle zucche sarà aperto dalle 16.30 alle 18, davanti alla Fontana dell’Angelo. Momento magico alle 19: al suono delle campane della Chiesa Madre, contemporaneamente, saranno accesi tutti i falò del paese. Da quel momento, comincerà la lunga notte dei fuochi e delle teste del purgatorio. In piazza Padre Pio, gli artisti di strada dell’associazione Liubo cominceranno a volteggiare sui trampoli, tra mangiafuoco, dame, cavalieri e duelli. Dalle 20 alle 22, in diverse piazze del paese, gli spettacoli di musica popolare con i Cantori di Monte Sant’Angelo, i gitani del gruppo Sonuska e il concerto dei Tarantula Garganica.

Linea Verde a Orsara di Puglia

ORSARA DI PUGLIA (FG) – La troupe televisiva di Linea Verde sarà a Orsara di Puglia mercoledì 29 ottobre. Dalle ore 10, le telecamere e il conduttore della trasmissione, Massimiliano Ossini, saranno impegnati a registrare la puntata che andrà in onda domenica 16 novembre, alle 12.30, su Rai Uno. All’interno della puntata in questione, sarà dato ampio spazio alle aziende agroalimentari di trasformazione operanti nell’agro orsarese e ai prodotti tipici di Orsara di Puglia. Pane, vino, asparagi, cacio-ricotta, formaggi, miele e salumi tipici del “paese dell’orsa” saranno esposti in Largo San Michele e in Piazza Mazzini, a comporre un “percorso del gusto” attraverso il quale i telespettatori potranno conoscere le proprietà nutritive degli alimenti “made in Orsara” e la filosofia slow food abbracciata da agricoltori, produttori e ristoratori del borgo. Alle persone che, domenica 16 novembre alle 12.30, si sintonizzeranno su Rai Uno, sarà mostrato anche il ricettario delle pietanze tradizionali orsaresi, una pubblicazione che raccoglie le migliori ricette dei cuochi di Orsara di Puglia, con piatti i cui ingredienti sono tutti ricavati dalle campagne circostanti. Negli ultimi mesi, il piccolo schermo ha dedicato un’attenzione crescente al “paese dell’Orsa”: le emittenti televisive locali, regionali e nazionali – nonché diversi canali satellitari tematici – hanno puntato la loro attenzione soprattutto sul cammino intrapreso dalla Comunità Orsarese nello sviluppo di una vocazione, quella a essere un presidio dell’enogastronomia di qualità. In questa direzione, si inseriscono la promozione di un turismo attento al benessere psicofisico, all’integrazione tra natura e cultura, al connubio fra tavola e paesaggi. Non è un caso che in questi giorni, al Salone Internazionale del Gusto in svolgimento a Torino, Orsara rappresenti l’eccellenza pugliese nel settore agroalimentare assieme alle altre due città slow della Puglia, Trani e Cisternino.

mercoledì 22 ottobre 2008

Salone del Gusto (Torino), Orsara protagonista

ORSARA DI PUGLIA (FG) – Alla Festa della Puglia, il sindaco di Orsara e il primo cittadino di Melpignano daranno il benvenuto alle Comunità Pugliesi del Piemonte nell’ambito del “Salone Internazionale del Gusto” di Torino. L’evento si terrà giovedì 23 ottobre, alle 19.30, nella Sala Italy, del Lingotto Fiere. All’appuntamento, oltre ai due sindaci Mario Simonelli e Sergio Blasi, parteciperanno il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore ai Pugliesi nel mondo Elena Gentile e l’assessore alle Risorse Agroalimentari Enzo Russo. “Siamo orgogliosi di rappresentare la Puglia e le sue eccellenze gastronomiche nell’ambito del Salone del Gusto – dichiara Mario Simonelli – Anche in questa occasione, siamo riusciti a mettere insieme il Comune di Orsara, la Proloco, i nostri ristoratori e il Consorzio Produttori Orsaresi. Fare sistema è la strada che abbiamo scelto”.
“Il Comune di Orsara – gli fa eco l’assessore alle Attività Produttive, Biagio Dedda – ringrazia il presidente Vendola, l’assessore Russo e il punto di riferimento dei pugliesi nel mondo, l’assessore Elena Gentile, che sta facendo davvero un ottimo lavoro: è anche grazie al suo impegno che il nostro paese è presente a questo appuntamento”. Alla kermesse torinese, Orsara di Puglia sarà presente all’interno di due diversi spazi espositivi: il primo, messo a disposizione da Cittaslow, è allocato davanti al padiglione 3 del Lingotto Fiere; il secondo è quello in cui la Regione Puglia sarà rappresentata da Cisternino, Orsara di Puglia e Trani, le tre “Cittaslow” della regione. Fitto e variegato il calendario delle iniziative. Il 23 ottobre, alle 15.30, il Comune di Orsara di Puglia è stato invitato dal presidente di Cittaslow, Gian Luca Marconi, a partecipare alla cerimonia ufficiale di inaugurazione di “Terra Madre 2008.
Il 24 ottobre, alle 14.30, la delegazione orsarese presente a Torino incontrerà Carlo Petrini, fondatore e presidente del movimento Slow Food. Nello stand messo a disposizione dall’amministrazione regionale, il 24 ottobre il “paese dell’Orsa” sarà protagonista con due laboratori del gusto, alle 17.30 e alle 19,30, dedicati a “Pani e salumi del Subappennino, i sapori decisi di una terra generosa”. Il 25 ottobre nuovo laboratorio del gusto, questa volta nello stand di Cittaslow. Lo spazio riservato a Orsara di Puglia, per l’intera durata della rassegna, ospiterà una vetrina dei prodotti tipici orsaresi, alcuni pannelli fotografici sulle bellezze del borgo montano, materiale turistico- informativo e una slide con immagini del paese. I prodotti messi in vetrina sono quelli del Consorzio Produttori Orsaresi: cacioricotta, miele, vino Tuccanese, pane cotto nel forno a paglia, salumi realizzati con la carne dei maiali allevati allo stato semibrado, dolci tipici e conserve della nonna. Il Salone del Gusto 2008, con oltre 500 espositori, più di 100 stand istituzionali e altrettante nazioni rappresentate, attende migliaia di visitatori interessati alla qualità dell’alimentazione.

lunedì 20 ottobre 2008

Orsara, Fuca coste e cocce priatorije (il programma)


ORSARA DI PUGLIA (FG) – Tutto pronto per la notte del 1° novembre orsarese, quella che si accende al calore e ai colori dei “Fuca coste e cocce priatorije” (Fuochi e teste del purgatorio). Il Comune di Orsara e la Proloco, organizzatori dell’evento, hanno reso noto il programma della manifestazione. I visitatori avranno a disposizione gratuitamente il servizio delle guide turistiche per addentrarsi tra i segreti e lo splendore dell’Abbazia di Sant’Angelo, il Museo diocesano e il centro storico: visite dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, con informazioni allo 0881.964904. Il laboratorio delle zucche sarà aperto dalle 16.30 alle 18, davanti alla Fontana dell’Angelo. Dalle 18.30, sarà possibile ammirare i lavori realizzati dai partecipanti al concorso per “La zucca più bella”.
Momento magico alle 19: al suono delle campane della Chiesa Madre, contemporaneamente, saranno accesi tutti i falò del paese. Da quel momento, comincerà la lunga notte dei fuochi e delle teste del purgatorio. In piazza Padre Pio, gli artisti di strada dell’associazione Liubo cominceranno a volteggiare sui trampoli, tra mangiafuoco, dame, cavalieri e duelli. Dalle 20 alle 22, in diverse piazze del paese, gli spettacoli di musica popolare con i Cantori di Monte Sant’Angelo, i gitani del gruppo Sonuska e il concerto dei Tarantula Garganica.
A Orsara di Puglia, nella notte di “tutti i santi”, si celebra una festa antichissima. A pochi giorni dall’evento, le famiglie cercano di accaparrarsi le zucche migliori per i propri bambini. Saranno i più piccoli, con l’aiuto di nonni e genitori, a intagliare queste grandi “mongolfiere” arancioni per renderle “umane” e adeguarle a ospitare un lume al loro interno. Affinché la festa sia perfetta, occorre accatastare per tempo tutto il legname necessario a preparare un falò che faccia invidia a quello del vicino. E poi non bisogna dimenticare vino, carne, pane, patate e dolci tipici, cioè tutte le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati quando, in ogni stradina del borgo medievale, si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno. Orsara si trasforma, acquisendo le caratteristiche di un luogo magico. Davanti all’uscio di ogni abitazione si vedono grandi tavolate. Si mangia per strada, in una grande comunione collettiva che riempie il borgo di voci, risate, musica e allegria. E poi c’è il mistero di una notte che sembra davvero fare abbracciare due mondi: uno materiale e visibile, l’altro ultraterreno e impalpabile, ma pieno di suggestioni. La tradizione vuole che le anime del Purgatorio (Cocce priatorije) possano purificarsi attraverso il fuoco e trovare la via del Paradiso, che viene indicata loro dai lumi nascosti dentro le zucche. E’ la festa della luce, dunque, non quella delle tenebre (come invece è per Halloween). Gli orsaresi, in questo periodo, si affannano a spiegare ai visitatori che la loro festa, il suo significato più profondo, non ha nulla a che fare con quella di “Halloween”, ormai diventata un appuntamento commerciale. L’evento che si celebra a Orsara di Puglia, al contrario, è ancora profondamente legato al culto dei defunti e rifugge decisamente dal “rito” consumistico del “dolcetto o scherzetto”. In onore dei defunti, che in processione attraversano il paese dopo la mezzanotte, si consumano cibi poveri ma ricchi di significati simbolici: il grano lessato e condito col solo mosto cotto, le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace. Un consiglio pratico per quanti hanno intenzione di andare a Orsara a godersi lo spettacolo: è meglio arrivare presto in paese, e comunque entro le 20, perché una volta esauriti i posti auto, diventa difficilissimo fare ingresso nel centro storico. La notte dei fuochi è un appuntamento da non perdere.

sabato 18 ottobre 2008

Michael Pagano a Orsara di Puglia


ORSARA DI PUGLIA (FG) – Domenica 19 ottobre, Orsara di Puglia riceverà la visita di uno degli orsaresi più illustri nel mondo, Michael Pagano, Dean of the College of Public Administration e Public Policy all’Università di Illinois a Chicago.
E’ stato lo stesso Pagano, qualche tempo fa, a esprimere il desiderio di visitare il paese delle sue origini. E’ accaduto quando Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico, è stato ricevuto nello studio dell’economista statunitense dove, in grande evidenza, erano esposte alcune fotografie di Orsara di Puglia.
Alla proposta di venire in Italia, a Bari, per partecipare al convegno su “Il Federalismo visto da Sud” che si terrà lunedì 20 ottobre, Michael Pagano ha risposto con entusiasmo, chiedendo di essere messo in contatto con l’Amministrazione comunale orsarese in modo da poter visitare il paese delle sue origini. Con l’economista ci sarà anche Francesco Boccia.
“Saranno nostri graditissimi ospiti – conferma il sindaco Mario Simonelli– Sappiamo che Michael Pagano è molto legato all’Italia e, in particolare, a Orsara di Puglia. Per lui, abbiamo organizzato una cerimonia di benvenuto nell’aula consiliare, domenica sera alle 19”. Si calcola che siano 70 milioni i cittadini del mondo con chiare origini italiane che vivono lontani dal Bel Paese. Di questi, alcune migliaia, una stima attendibile li calcola in poco meno di 10 mila, sono emigranti di origine orsarese.
“Negli ultimi anni – continua Simonelli – stiamo riallacciando i contatti con le comunità di orsaresi che vivono nel nord Italia e all’estero. Abbiamo cominciato con Toronto, nell’ambito del Progetto Accoglienza, e in questi mesi siamo stati impegnati con entusiasmo nel gemellaggio che ci unisce a San Mauro Torinese, la città piemontese dove risiede la più numerosa comunità di cittadini originari di Orsara. In occasione del Salone internazionale del Gusto, che si terrà a Torino dal 23 al 27 ottobre e ci vedrà protagonisti con iniziative e spazi espositivi dedicati al nostro paese, abbiamo invitato i sindaci e i cittadini di tutte le città piemontesi dove abbiamo censito la presenza di comunità orsaresi.
A novembre, inoltre, saremo in Germania. E’ un impegno che non guarda al passato – conclude il sindaco di Orsara di Puglia – ma si caratterizza, al contrario, come un ‘vettore’ capace di proiettare il nostro paese verso rapporti e interscambi culturali utili a promuovere accoglienza, sviluppo e apertura verso realtà diverse dalla nostra”.

martedì 14 ottobre 2008

Orsara al "Salone del Gusto"

ORSARA DI PUGLIA (FG) – Al “Salone Internazionale del Gusto – Torino 2008” (www.salonedelgusto.it), dal 23 al 27 ottobre, Orsara sarà una delle tre città che rappresenteranno le eccellenze gastronomiche della Puglia. L’evento che si svolgerà all’ombra della Mole ha una rilevanza mondiale, capace di attrarre quasi un milione di visitatori in 12 anni, con buyer e presenze da 130 paesi diversi. Orsara di Puglia sarà presente all’interno di due diversi spazi espositivi: il primo, messo a disposizione da Cittaslow, è allocato davanti al padiglione 3 del Lingotto Fiere, con un punto accoglienza, l’esposizione di materiali di promozione, gadget e banchi per la degustazione; il secondo è quello in cui la Regione Puglia sarà rappresentata da Cisternino, Orsara di Puglia e Trani, le tre città pugliesi facenti parte di “Cittaslow”. Nello stand messo a disposizione dall’amministrazione regionale, il 24 ottobre il “paese dell’Orsa” sarà protagonista con i laboratori del gusto dedicati a pane, formaggi e salumi. Domenica 26, l’incontro della delegazione orsarese con Carlo Petrini, presidente e fondatore del movimento Slow Food. Lo spazio riservato a Orsara di Puglia, per l’intera durata della rassegna, ospiterà una vetrina dei prodotti tipici orsaresi, alcuni pannelli fotografici sulle bellezze del borgo montano, materiale turistico- informativo e una slide con immagini del paese. I prodotti messi in vetrina sono quelli del Consorzio Produttori Orsaresi: cacioricotta, miele, vino Tuccanese (censito dalle guide L’Espresso come uno dei migliori nel rapporto qualità-prezzo), pane cotto nel forno a paglia, salumi realizzati con la carne dei maiali allevati allo stato semibrado, dolci tipici e conserve della nonna. L’obiettivo del Salone è quello di riunire e promuovere l’eccellenza del comparto mondiale, trasmettendo al pubblico i contenuti di civiltà che questo straordinario patrimonio agro-alimentare implica, in contrapposizione alla standardizzazione dettata dal mercato globale che penalizza le piccole produzioni di qualità. La rassegna torinese è una manifestazione fieristica a cadenza biennale, organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino. Dal 1996 il Salone del Gusto è un appuntamento costante per chi vuole scoprire, conoscere e apprezzare il meraviglioso mondo dell’enogastronomia. Si tratta di un’esposizione che ha la peculiarità di essere rivolta principalmente alle produzioni artigianali, realizzate su piccola scala, con l’idea di preservare un intero patrimonio culturale e ambientale legato alla gastronomia, rivitalizzando le micro-economie locali. Il Salone del Gusto 2008, con oltre 500 espositori, più di 100 stand istituzionali e altrettante nazioni rappresentate, attende migliaia di visitatori interessati alla qualità dell’alimentazione. La partecipazione alla kermesse torinese, per Orsara di Puglia, è il miglior modo di dare continuità a un progetto che sta dando ottimi risultati: proprio a Foggia, nelle scorse settimane, grazie all’iniziativa del D.A.Re, il Distretto Agroalimentare Regionale, Orsara di Puglia è stata riconosciuta come una delle “capitali enogastronomiche” della Capitanata.

lunedì 13 ottobre 2008

A Orsara la Puglia delle eccellenze


ORSARA DI PUGLIA – Sulla tavola di Peppe Zullo, giudicata dalle guide specializzata come una tra le più appetitose e qualitative, non c’è solo il cinghiale in questa due giorni dedicata al “Re dei boschi” della Capitanata: ci sono anche le opere golose della Federazione Pasticcieri Pugliesi, il pane sfornato da un forno a paglia con cinque secoli di storia, i prodotti caseari della vicina Irpinia, la frutta e gli ortaggi biologici colti dagli alberi di Villa Jamele e coltivati nell’Orto dei Sapori Perduti. Molte varietà di frutta non sono più coltivate dai grandi produttori. Al supermercato non potremo mai trovare le mele ”limoncelle”, le ”zuccarine”, la ”mela lazzarona”, le ”milelle”. Ciascuno di quei nomi curiosi, che indicano altrettante varietà della mela, significa un sapore recuperato al nostro palato, un profumo restituito al nostro olfatto, un colore che acquista luce viva ai nostri occhi.
Orsara, una delle tre “Città Slow” della Puglia, sta scommettendo – da ormai 15 anni – su un modello di sviluppo basato su alcuni capisaldi: valorizzazione del settore agroalimentare, promozione di una enogastronomia tanto qualitativa quanto accessibile a tutti i portafogli, cooperazione tra pubblico e privato, collaborazione dell’Amministrazione comunale con l’Università, la Provincia di Foggia, la Regione Puglia e quelle nuove realtà, vedi il Distretto Agroalimentare Regionale e l’Ufficio unico per il Pit Tavoliere, che concorrono a costruire un percorso innovativo per chi vuole investire impegno e risorse nelle vocazioni del territorio. Nell’affrontare questa sfida, Orsara di Puglia ha trovato nuovi compagni di viaggio: l’associazione Slow Food, la rete delle città italiane valutate e promosse da Cittaslow, la Coldiretti e la Confederazione Italiana Agricoltori. Un’alleanza sostenuta non solo da Peppe Zullo, ma da altri 11 chef orsaresi che, assieme al “cuoco coi baffi”, hanno compreso l’importanza del progetto “chilometri zero”, avviandosi a offrire menù realizzati esclusivamente con prodotti locali o regionali, rigorosamente di stagione e dalla tracciabilità garantita. E’ grazie a questo percorso, nonché per merito delle realtà associative e imprenditoriali di Orsara di Puglia, che il “paese dell’orsa” arriverà a rappresentare la Puglia nella prossima edizione del “Salone Internazionale del Gusto” a Torino. Ed è sempre per merito del cammino intrapreso se Orsara, negli ultimi 10 anni, è arrivata a dotarsi di numeri e infrastrutture ragguardevoli per ciò che concerne l’ospitalità: 2 alberghi, 6 bed and breakfast, 8 affitta camere; 15 tra ristoranti, wine-bar, pizzerie, pub e bar; 2 strutture agrituristiche. Nei primi 10 mesi del 2008, Orsara di Puglia ha dedicato 20 appuntamenti alla sua “saporita” vocazione: tra questi la Festa del Vino e la Sagra dell’Asparago, ma anche le trasferte della Galleria Enogastronomica Orsarese a Bazzano (Bologna) e a San Mauro Torinese (To) per una rassegna dei sapori all’insegna dello “slow food”. Un impegno, quello teso alla valorizzazione delle tipicità del territorio, che ha dato l’innesco a una significativa crescita del turismo, come certificano i dati Apt.

Orsara, il gusto prende il futuro per la gola


ORSARA DI PUGLIA – “Ciò che è stato realizzato qui, a Orsara di Puglia, è un progetto di design strategico del territorio: connettere i migliori elementi di una comunità per trasformare in realtà un percorso fatto di gusti, alimentazione sana, cultura e rinnovamento della tradizione che tocca ogni aspetto del vivere”. Sono state le parole di Giacomo Mojoli, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche (http://www.unisg.it) che Slow Food ha attivato a Pollenzo (Cuneo), a introdurre il convegno intitolato significativamente “Dalla terra alla tavola”, un’iniziativa dello chef orsarese Peppe Zullo organizzata con la collaborazione di Slow Food Puglia, Comune di Orsara e Cittaslow. “Dentro questa esperienza generata a Orsara – ha proseguito Mojoli – c’è la materia prima per un’alimentazione sana, per la conoscenza, l’educazione e la formazione di un progetto che si configura come un modello di sviluppo basato sul cambiamento di sistemi sempre più in crisi”. Alla prima giornata del tredicesimo “Appuntamento col Cinghiale”, che proseguirà oggi, hanno partecipato oltre 200 invitati tra autorità istituzionali, giornalisti, troupe televisive, docenti universitari e operatori della ristorazione di qualità. Nel palcoscenico naturalistico di Villa Jamele - attorniati dai colori e dai profumi di alberi da frutta, ortaggi e vigneti – Giuliano Volpe, archeologo e Rettore eletto dell’Università di Foggia, ha parlato di paesaggio: “C’è un legame indissolubile tra i beni paesaggistici, i prodotti della terra e la direzione che deve ispirarci verso la ricerca e la sperimentazione. La ‘ricetta’ dell’innovazione è nei geni delle nostre vocazioni: Orsara di Puglia ne è un esempio”. Entusiasta Loreto Gesualdo, presidente del Distretto Agroalimentare Regionale della Puglia, per il quale è necessario “rivivere il passato coniugandolo al futuro. La creatività e la genialità espresse da Peppe Zullo e dalla Comunità orsarese sono uno stimolo continuo, un laboratorio di iniziative che fungono da motore del cambiamento, e non solo per la nostra provincia”. “Stiamo parlando di una sfida propositiva al sistema del fast food – ha aggiunto Giuseppe Scagliola, direttore di Coldiretti Foggia – e, più in generale, a quello ormai entrato in crisi di un consumismo plastificato e dal benessere impalpabile e fasullo. Tutti gli elementi di un territorio possono essere assaporati e compresi in un piatto. Dall’agricoltura e dalla buona alimentazione passa l’avvenire della Capitanata e del sistema Paese”.
I Piani Strategici di Area Vasta e le opportunità aperte dai fondi strutturali 2007-2013 sono stati i temi su cui si sono soffermati Pasquale Pazienza, assessore alle Attività Produttive della Provincia di Foggia e Antonio Frattaruolo, dirigente dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Gli strumenti della programmazione, nell’antica Apulia che si muove verso il proprio domani, mettono in primo piano la trasformazione delle potenzialità regionali in leve per il benessere collettivo. “Appuntamento col Cinghiale” proseguirà anche oggi, alle 11: si discuterà di “Territorio, stagionalità e qualità”.

martedì 7 ottobre 2008

La due giorni di Appuntamento col Cinghiale

ORSARA DI PUGLIA – Domenica 12 e lunedì 13 ottobre, a Orsara di Puglia, è di scena il tredicesimo “Appuntamento col cinghiale”, un’iniziativa organizzata dallo chef orsarese Peppe Zullo con la collaborazione di Slow Food Puglia, Comune di Orsara e Cittaslow. L’evento è riservato a ristoratori, giornalisti, gourmet e docenti universitari che – per due giorni – si confronteranno sul tema “Dalla terra alla tavola, territorio – stagionalità e qualità”, il futuro attraverso la cultura e l’enogastronomia”.
Domenica, alle 11, Villa Jamele ospiterà l’incontro con Giacomo Mojoli, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food. Prenderanno parte ai lavori Loreto Gesualdo, presidente del Distretto Agroalimentare Regionale pugliese; Giuseppe Scagliola, direttore di Coldiretti Foggia; Pasquale Pazienza, assessore alle Attività Produttive della Provincia di Foggia e Antonio Frattaruolo, dirigente dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. In cucina, lo chef nipponico Hidenori Kobayashy che presenterà l’Inoscisci, il cinghiale giapponese. Lunedì 13, nel “Ristorante Peppe Zullo”, Giacomo Majoli discuterà del “Futuro del territorio attraverso la cultura e l’enogastronomia”: all’incontro parteciperanno giornalisti, operatori della ristorazione di qualità, chef ed esperti dell’alimentazione che coniuga sapori e salubrità.
La tredicesima edizione di “Appuntamento col cinghiale” è stata presentata anche ai telespettatori di “Sky Gambero Rosso”, all’interno del programma “A casa dello chef”, con un ampio servizio televisivo su Peppe Zullo e Orsara di Puglia, con interviste allo chef orsarese e al sindaco Mario Simonelli. La trasmissione è andata in onda ieri sera, mentre oggi – martedì 7 ottobre – alle 8.30 la cucina di Orsara e i sapori della Capitanata saranno protagonisti a Uno Mattina, la trasmissione di Rai Uno condotta da Michele Cucuzza ed Eleonora Daniele. Ai fornelli, in diretta, ci sarà Peppe Zullo.

lunedì 6 ottobre 2008

Peppe Zullo a "Uno Mattina"

ORSARA DI PUGLIA – La cucina di Orsara e i sapori della Capitanata, martedì 7 ottobre, saranno protagonisti a Uno Mattina, la trasmissione di Rai Uno condotta da Michele Cucuzza ed Eleonora Daniele. Ai fornelli, alle 8.30, ci sarà lo chef orsarese Peppe Zullo, la cui fama ha da tempo varcato i confini regionali e nazionali. Il “cuoco coi baffi”, giudicato dalle guide di settore come uno dei migliori 1.000 al mondo, ha 54 anni. Il suo cammino di chef internazionale comincia alla fine degli anni ’70, quando parte per l’America. A Boston, dopo tanto lavoro, riesce ad aprire il suo primo ristorante. Stanchi del fast food, i colletti bianchi della metropoli a stelle e strisce sono conquistati dalla cucina orsarese. Ma lui non si ferma e continua il suo viaggio prima a Los Angeles poi ancora più a sud, in Messico. L’esperienza maturata in quegli anni è il trampolino di lancio per il ritorno ad Orsara di Puglia. Siamo alla fine degli anni ’80 e Peppe Zullo ha voglia di realizzare il sogno di sempre: “Quando ero piccolo – racconta lo chef – sognai una moltitudine di angeli che scendevano dal cielo e si accomodavano a tavola per gustare ciò che io preparavo”. Tornato a Orsara, il “cuoco coi baffi” ha trasformato un angolo della collina orsarese nella “Nuova Sala Paradiso”, una struttura con ristorante, albergo, enoteca e una splendida cantina decorata dagli angeli dipinti ovunque da Leon Marino. Non contento, negli ultimi anni ha realizzato un altro “eden” dei sapori a Villa Jamele, a pochi chilometri dal centro storico di Orsara di Puglia, ristrutturando un’antica tenuta del ‘900. Assieme ad altri 11 chef orsaresi, tutti protagonisti del ricettario di pietanze tipiche recentemente realizzato dal Distretto Agroalimentare Regionale, Peppe Zullo ha deciso di collaborare con l’Amministrazione comunale di Orsara di Puglia nel progetto “menù a chilometri zero”: i ristoratori del paese, nei loro locali, serviranno soltanto tipicità gastronomiche e stagionali, utilizzando prodotti coltivati in loco. “Chilometri Zero” è un modo per far scoprire il territorio attraverso i suoi sapori, puntando su unicità, freschezza e tracciabilità assoluta dei prodotti utilizzati in cucina. Un’iniziativa fortemente sostenuta da Coldiretti, da Slow Food e da Cittaslow, la rete delle città del buon vivere di cui Orsara è parte integrante dal 5 febbraio del 2007.

sabato 4 ottobre 2008

Orsara Musica, la recensione di Jazzit (sett 2008)

di Pietro Mazzone (Jazzit - settembre 2008)
Un’edizione vivace e articolata, aperta ai molteplici linguaggi del jazz, che conferma la passione, la competenza e l’entusiasmo dell’Associazione Orsara Musica che la presiede artisticamente.
Nel vernissage del 28 luglio al Palazzo Baronale - ospiti l’attrice Clio Gaudenzi e il sound artist Vincenzo Pedata - la rassegna Perfect Stranger si è interrogata sui difficili rapporti fra video e jazz; mentre, nei successivi giorni del festival, in vari luoghi della cittadina, Viviana Checchia ha presentato espressive installazioni video, che hanno mimato il movimento improvvisativo del jazz.
Cuore pulsante della rassegna pugliese sono stati senz’altro i Seminari internazionali, la cui dimensione creativa si è realizzata, oltre che negli applauditi saggi conclusivi, nei primi tempi dei concerti serali a largo San Michele, dal 31 luglio al 3 agosto: esercizi di gusto e divertimento tra allievi e docenti.

Docenti di questa edizione sono stati il pianista Greg Burk, la vocalist Silvia Donati, il trombettista Hugo Alves, il musicologo e chitarrista Leo Izzo, il chitarrista Lucio Ferrara e tutti i componenti del quartetto di Antonio Ciacca, che ha inaugurato i concerti (tutti gratuiti, come nella tradizione di questo festival, con un successo di pubblico crescente via via che si procedeva verso il week-end).

Quello del trentanovenne pianista italiano ma nato a Wuppertal si è tenuto il 29 a Bovino, mentre la sera successiva Nico Morelli si è esibito a Foggia: Orsara Musica è ormai un marchio che si estende sempre più nella regione Puglia. Stacy Dillard al sax tenore (poi ammirato anche in solo tre giorni dopo), Ciacca al piano, Kengo Nakamura al contrabbasso e Ulysses Owens alla batteria: questa la formazione - tutta di docenti al Lincoln Center di New York – che ha affrontato la tappa orsarese del tour mondiale di presentazione dell’album “Rush Life”, pubblicato dall’etichetta Motema. Un concerto brillante, in cui il pianismo duttilissimo e sorvegliato del leader, la sua passione per Monk non meno che per pianisti apparentemente lontanissimi da Sphere come Art Tatum o Erroll Garner, è stata splendidamente assecondata dai suoi compagni di viaggio.

La sera del 30 luglio, il pianista tarantino che da anni vive in Francia Nico Morelli (coadiuvato da Camillo Pace al contrabbasso, Marcello Nisi alla batteria, Tonino Cavallo all’organetto diatonico e ai tamburelli e da Claudio Del Vecchio - Dr. Zingarone) alla voce, fisarmonica e percussioni) ha proposto, attraverso brani come Mena mena mo’, Pizzica strana, Yes ‘o sol, l’intensa Canti- lena, l’incontro fra jazz e pizzica. E sembra essere proprio una sorta di nostalgia di casa la scaturigine di un progetto come questo, l’esistenziale esigenza di valorizzare, reinventandole, le proprie radici.
Un concerto non perfetto ma, ed e’ quello che conta davvero, capace di emozionare e coinvolgere.

Nella medievale Abbazia dell’Annunziata, giovedì 31, con incantatoria autorevolezza, Louis Sclavis, in solo al clarinetto basso, ha inaugurato, con una delle performance più belle e poetiche del festival, le Matinèes di questa XIX edizione, i Piccoli Concerti Sacri che hanno scandito, in modo intimo e luminoso, l’inizio delle intense giornate orsaresi.

Anche il concerto serale di Sclavis - che ha inaugurato la serie di concerti a largo San Michele -, rivisitazione live del più recente ECM L’imperfect des langues, ha convinto per gli unisoni strepitosi fra il leader, stavolta anche al tenore e al soprano, e il contralto del giovane Matthew Metzger, dal solismo tagliente e sgusciante, per le esplosioni elettriche e rumoristiche del chitarrista Maxime Delpierre e del bassista Olivier Lètè, per il suono grasso e corposo della batteria di Francois Merville; per la carica insurrezionale, ornettiana e dunque anche lirica e febbrile, che la musica del maestro francese e della sua giovane brigata ha saputo sprigionare.

Lieve, a tratti addirittura soave, il concerto serale piano e voce (e corno con acqua) del 1° agosto di Django Bates, una delle menti creative più fervide e inafferrabili in circolazione; intenso e “da palco centrale” il suo concerto per solo corno, una primizia assoluta per Orsara Musica, nella matinèe del 2.

Ma la giornata del 2 agosto ha avuto un altro grande protagonista: Lee Konitz, che ha tenuto in mattinata un’affollata masterclass e, in serata, si è esibito in quintetto con Ferrara, Ciacca, Nakamura e Owens. Standard stranoti come Alone Together, Body and Soul o How Deep The Ocean, eseguiti improvvisandone le tonalità di base, rinunciando a ogni convenzionalità nel sostegno armonico agli assoli, rapsodiando con un solismo che avvolge l’ascoltatore in una dimensione misteriosa - nonché eternamente cool –, sono divenuti diamanti unici, di folgorante bellezza. O, detto più semplicemente, jazz allo stato puro.

E se di Ciacca, Nakamura e Owens si è già detto altrove, va segnalato il chitarrismo di Ferrara, scarno e minimale in sede di accompagnamento, astratto e introverso dal punto di vista solistico, dal sound cristallino e sottile, complice anche l’utilizzo di una Gibson d’epoca. Un vero konitziano.

Matinée e concerto serale, nella giornata conclusiva, hanno mostrato con Enzo Favata e i Tenores di Bitti, le due facce, sacra e profana, di una stessa medaglia: la tradizione del canto popolare sardo, o almeno quella rappresentata dallo straordinario gruppo vocale di Bitti; in mattinata in compagnia del soprano di Favata e la tromba di Riccardo Pittau; la sera, sul palco centrale, circondato anche da Daniele Di Bonaventura al piano, Alfonso Santimone ai live electronics, Danilo Gallo al contrabbasso e U.T. Gandhi alla batteria:cioè il progetto New Village, che fonde quelle arcaiche polifonie vocali ad un jazz molto anni Settanta, quasi un omaggio a un decennio di furori e sperimentazioni.

A Orsara Musica l'elogio di Jazzit

ORSARA DI PUGLIA – “Jazzit”, una delle pubblicazioni italiane più apprezzate dagli appassionati di jazz, nel suo ultimo numero ha dedicato un lungo e lusinghiero articolo alla diciannovesima edizione di Orsara Musica, la rassegna jazzistica che quest’anno si è tenuta dal 28 luglio al 3 agosto. E’ stata “un’edizione vivace e articolata – scrive Pietro Mazzone – che conferma la passione, la competenza e l’entusiasmo dell’associazione Orsara Musica (…), un marchio che si estende sempre più nella regione Puglia”. L’articolo dedica immagini e parole ad ogni singolo concerto della kermesse orsarese, elogiando le performance di Django Bates, “lieve, a tratti addirittura soave, una delle menti più fervide e inafferrabili in circolazione”. E a proposito di Lee Konitz e dei suoi classici riproposti a Orsara di Puglia, Pietro Mazzone li descrive come “diamanti unici, di folgorante bellezza. Jazz allo stato puro”. Apprezzata la novità delle matinèe all’Abbazia dell’Annunziata, con “i Piccoli Concerti Sacri – si legge su “Jazzit” - che hanno scandito, in modo intimo e luminoso, l’inizio delle intense giornate orsaresi”. Quella andata in scena lo scorso agosto è stata la Rassegna dei grandi numeri: 7 giorni di eventi e concerti, 14 seminari attivati, 3 città toccate dalla “carovana” musicale, 200 tra musicisti e seminaristi presenti per una settimana a Orsara, mentre sono state 6 le associazioni che, assieme ad Orsara Musica, hanno collaborato all’attivazione di corsi e borse di studio, con docenti e partecipanti provenienti da Italia, Francia, Stati Uniti, Inghilterra, Olanda e Portogallo.