martedì 30 settembre 2008

Arriva Arti'nfest, premiata "Arti e mestieri"

ORSARA DI PUGLIA – Domani sera, “Appennino Arti’nfest” approda a Orsara di Puglia. La rassegna artistica itinerante organizzata da Provincia di Foggia e Amministrazione comunale di Accadia - in collaborazione con i comuni di Bovino, Deliceto, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino e Sant’Agata di Puglia - è cominciata il 27 settembre e terminerà il 6 ottobre. A Orsara, nella sala convegni del Centro Culturale Comunale, l’appuntamento con i corti di “Cinemazione” è programmato per le 19.30. Dal cinema al teatro: “A jatt sott’a seggia”, commedia in vernacolo della compagnia orsarese “Arti e Mestieri”, è stata premiata dal pubblico come la miglior rappresentazione messa in scena nell’ambito del Concorso teatrale dei Monti Dauni. Il gruppo teatrale diretto da Mario Cocca, docente e cultore di storia locale, quest’estate ha portato sui palchi della Capitanata una storia che racconta di matrimoni, pettegolezzi, equivoci e speranze. Un fitto intreccio di vicende personali e familiari per sorridere delle umane debolezze.
La compagnia “Arti e Mestieri” di Orsara di Puglia è stata fondata da Mario Cocca nel 2000. In 8 anni di attività, il gruppo è diventato un punto di riferimento per chi ha voglia di esprimersi su un palcoscenico raccontando di sé e della propria cultura. Gli spettacoli del gruppo teatrale traggono spunto da “O tiembe d’i vicchje andiche” (Al tempo dei nostri antenati), il volume di Mario Cocca che mette insieme le diverse espressioni della letteratura popolare di Orsara. Le commedie di “Arti e Mestieri” raccontano di usi, tradizioni e quotidianità della vita, valorizzando proverbi, canti e cultura orsaresi. Mario Cocca, autore dei testi, propone vicende che nascono da un preciso contesto socio-economico, storie che riflettono i problemi, i sentimenti, i pensieri del mondo contadino, e rievocano il suo passato, la sua lingua, i suoi costumi e dunque la sua storia. La compagnia “Arti e Mestieri” è alla sua seconda partecipazione al “Concorso teatrale dei Monti Dauni”: nel 2007, il gruppo portò in scena la commedia intitolata “Mò che vene Garibbalde”.

lunedì 29 settembre 2008

Orsara alla Festa d'Europa di Mirande (Francia)

Il gemellaggio tra San Mauro Torinese e Orsara di Puglia allarga i suoi orizzonti: dal 7 all’11 maggio 2009, entrambi i comuni parteciperanno alla Festa d’Europa che si terrà a Mirande (http://www.ot-mirande.com/accueil.php), in Francia, e che vedrà protagonista anche la città di L’Eliana (Spagna). Il piccolo comune transalpino e il centro spagnolo sono già gemellati con San Mauro Torinese. All’ombra della Mole, nei giorni scorsi, quando orsaresi e sammauresi hanno rinnovato il proprio gemellaggio, la delegazione di Orsara di Puglia ha cominciato a costruire un rapporto di amicizia e di collaborazione con Mirande e L’Eliana.
“Parteciperemo alla Festa d’Europa – conferma il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli – E’ una manifestazione a cui prenderanno parte anche comuni belgi e tedeschi. Una splendida occasione per confrontarci con realtà e amministrazioni diverse dalla nostra e magari imparare qualcosa, ma è anche una buona opportunità per far conoscere il nostro paese in un contesto di cooperazione internazionale”.
L’appuntamento europeo della prossima primavera, però, è solo il primo di una serie di eventi messi in programma dal “Comitato gemellaggi” riunitosi a San Mauro Torinese. “Dal 22 al 24 maggio – annuncia Biagio Dedda, assessore alle Attività Produttive del Comune di Orsara di Puglia – torneremo in Piemonte per la Festa delle Fragole. In agosto, invece, saremo noi ad ospitare gruppi di giovani di San Mauro Torinese, Mirande e L’Eliana che parteciperanno ai seminari di jazz e ai laboratori del cinema. Le delegazioni istituzionali dei tre comuni, invece, visiteranno il nostro paese a settembre 2009, per la prossima edizione della Festa di San Michele Arcangelo”.
“I tre giorni di San Mauro Torinese – spiega Simonelli – sono stati molto importanti. Le 160 famiglie di origini orsaresi che vivono nella cittadina piemontese sono state felici di accoglierci. Con loro, e grazie alla collaborazione dell’Amministrazione sammaurese, stiamo preparando nuove iniziative che speriamo possano coinvolgere presto anche le scuole e i ragazzi delle nostre due Comunità”.

sabato 27 settembre 2008

A Orsara il gazebo del Distretto Agroalimentare

ORSARA DI PUGLIA – Il Dat, Distretto Agroalimentare del Tavoliere, arriva in piazza con i suoi gazebo. Lunedì 29 settembre, a Orsara di Puglia, dalle 17.30 alle 21.00 un team di operatori sarà a disposizione dei cittadini fornendo notizie e materiale informativo. L’iniziativa è organizzata da Coldiretti il collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltori e l’ufficio del Pit 1, il piano integrato territoriale che mette insieme 22 comuni della Capitanata.
Il PIT n.1, con la costituzione del Distretto Agroalimentare del Tavoliere, si pone come principale obiettivo quello di creare una vera e propria rete di imprese per rispondere alle recenti sfide dell’economia globale, creando un nuovo strumento a sostegno dello sviluppo dell'imprenditorialità locale. Con oltre 350mila aziende agricole, la Puglia, nell’ultimo decennio, è stata l’unica regione italiana a registrare un lieve incremento delle imprese del settore. Sempre in riferimento agli ultimi dati disponibili (Istat, 2000), la regione dispone del 9,5% della superficie agricola nazionale, anche se il settore contribuisce soltanto per il 6% alla formazione della ricchezza regionale. Da qui, l’importanza e la necessità di incentivare azioni di sviluppo del sistema agroalimentare, anche nell’ambito della ricerca e dell’innovazione. Orsara di Puglia è parte integrante di questo percorso, avendo aderito al Pit 1, al progetto del Dat e a quello più generale del Distretto Agroalimentare Regionale.
Strumenti di sviluppo ai quali la cittadina orsarese offre il valore aggiunto rappresentato dall’inserimento nel circuito di “Città Slow” e la vocazione del borgo ad essere uno dei luoghi simbolo dell’enogastronomia di qualità.

venerdì 26 settembre 2008

Orsara e San Michele: arte, fede e il concerto dei Matia Bazar

ORSARA DI PUGLIA – Sarà il concerto dei Matia Bazar, domenica 28 settembre, l’evento clou dei tre giorni della festa patronale a Orsara di Puglia. Le celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo, patrono del paese, cominceranno sabato 27 settembre con due iniziative tra arte e fede: : alle 17.30, nell’aula consiliare, si terrà il convegno su “La spiritualità della iconografia bizantina”. Alle 19.30, nella Sala San Francesco di via Sergente Giulio Volpe (n.5), l’apertura della personale di Pietrantonio Fatibene: “Foto-Ikonos: non solo fotografia. La Chiesa Madre di Orsara di Puglia”, con opere originali che fanno scoprire tratti particolari e prospettive inedite del tempio sacro più caro alla comunità orsarese. Fotografie, tele su basi di legno e fogli d’oro, immagini di fede: sono questi gli elementi che compongono il mosaico dell’arte espressa da Pietrantonio Fatibene - artista orsarese e uomo impegnato nelle istituzioni – che sarà protagonista con le sue opere della mostra che resterà aperta fino al 30 settembre. Domenica, alle 9.30, la statua dell’Arcangelo sarà traslata dalla Chiesa Madre all’Abbazia dell’Annunziata. Alle 21, in Largo Santa Maria della Neve, il concerto dei Matia Bazar organizzato dall’Amministrazione comunale. Lunedì 29, alle 17.30, la tradizionale e suggestiva processione per le vie del paese, mentre alle 20.30, in piazza Municipio, si esibirà il Gran Concerto Musicale Città di Squinzano. Chiusura delle manifestazioni a mezzanotte, con uno spettacolo di fuochi d’artificio. Al culto di San Michele, Orsara di Puglia ha dedicato uno dei complessi abbaziali più importanti della Capitanata.
Imponente e soave, custode della fede cristiana ed esempio del genio dell’architettura sacra: l’ex Abbazia di Sant’Angelo, oggi detta “dell’Annunziata”, è il cuore della festa patronale di Orsara. Tra le sue mura, ascoltando le voci della storia di questo luogo, si può avvertire ancora l'odore dell'incenso, il canto monodico gregoriano, lo sferragliare delle armature dei monaci-guerrieri di Calatrava, il canto dei pellegrini, la presenza di nobili timorati e di vescovi prepotenti. Il vecchio monastero, l’ospizio per i pellegrini e la chiesa sono le prime e storiche costruzioni che appaiono alla vista di chi raggiunge Orsara dalla strada di Troia. Da lontano, il complesso appare come perfettamente abbracciato dal verde e dagli alberi circostanti. Nel tempo l'Abbazia ha subito trasformazioni, spoliazioni e usurpazioni, ma ha sempre conservato un enorme fascino e oggi continua a custodire opere d’arte e testimonianze della storia di Orsara e della Capitanata.

lunedì 22 settembre 2008

L'arte e la fede per scoprire Orsara di Puglia

ORSARA DI PUGLIA – Foto e sculture per aprire gli occhi e spalancare i sensi sull’arte iconografica, sui suoi significati e sulla luce calda emanata dalle figure di angeli e santi.
E’ questo il tema al centro della doppia iniziativa di sabato 27 settembre, a Orsara di Puglia. L’arte di Pietrantonio Fatibene – docente, fotografo, artista e uomo politico tuttora impegnato nelle istituzioni – sarà al centro di due importanti appuntamenti: alle 17.30, nell’aula consiliare di Orsara di Puglia, si terrà il convegno su “La spiritualità della iconografia bizantina”. Alle 19.30, nella Sala San Francesco di via Sergente Giulio Volpe (n.5), l’apertura della personale di Petrantonio Fatibene: “Foto-Ikonos: non solo fotografie. La Chiesa Madre di Orsara di Puglia”, con opere originali che fanno scoprire tratti particolari e prospettive inedite del tempio sacro più caro alla comunità orsarese.
Al convegno, oltre all’autore della mostra che resterà aperta fino al 30 settembre, parteciperanno il sindaco Mario Simonelli, il presidente della Proloco Concetta Terlizzi e Fra’ Pietro Distante, monaco di Santa Maria di Pulsano esperto nell’arte del sacro.
“L’iconografia bizantina ha un’enorme importanza – spiega Pietrantonio Fatibene – Nel ‘300, quando erano ben poche le persone che sapevano leggere, era proprio attraverso l’arte iconografica che donne e uomini potevano conoscere la Bibbia, i Vangeli, avendo accesso in questo modo a un patrimonio di fede, valori e spiritualità che veniva svelato ai loro occhi attraverso il codice universale dell’espressione artistica. Un modo meraviglioso di divulgare conoscenza e cultura”.
La personale di Pietrantonio Fatibene si compone di 30 opere e ha permesso di scoprire particolari inediti del grande patrimonio racchiuso nella Chiesa Madre di Orsara di Puglia, come le firme e l’identità di alcuni storici autori del tesoro iconografico che caratterizza il tempio cristiano. L’opera più importante della personale è un trittico che raffigura i santi ai quali Orsara è più devota: nel corpo centrale l’Arcangelo San Michele, patrono del “paese dell’Orsa”; sulle due ali, invece, la figura di Sant’Antonio e il volto immacolato della Madonna della Neve.

sabato 20 settembre 2008

Orsara-San Mauro: la festa comincia

ORSARA DI PUGLIA – Comincia oggi, a San Mauro Torinese, la tre giorni della festa patronale dei Corpi Santi che vede ospite una delegazione di Orsara di Puglia. In Piemonte, oltre al sindaco orsarese Mario Simonelli, sono già presenti la Banda Musicale e i figuranti del Corteo Storico di Orsara di Puglia. Stamattina, alle ore 9.30, nell’aula consiliare di San Mauro Piemontese si riunirà il comitato gemellaggi del comune torinese: alla riunione parteciperanno anche le delegazioni di Orsara, Mirande (Francia) e L’Eliana (Spagna). In Piemonte, arriveranno anche i prodotti del Consorzio Produttori Orsaresi che saranno esposti nella galleria enogastronomica organizzata nell’ambito della tre giorni.
“Stiamo lavorando all’ipotesi di cominciare un percorso di collaborazione anche con le due cittadine francesi e spagnole già gemellate con i nostri amici di San Mauro Torinese”, annuncia Biagio Dedda, assessore alle Attività Produttive del Comune di Orsara di Puglia.
Domani, domenica 21 settembre, la delegazione orsarese prenderà parte alla messa solenne che sarà celebrata alle 10 nella chiesa di Santa Maria Pulcherada; poi, alle 11, dal palazzo comunale partiranno il Corpo Filarmonico Sammaurese e la Banda di Orsara di Puglia. Sempre domani, ma con inizio alle 18.30, la sfilata congiunta dei gruppi storici di San Mauro e Orsara. In riva al Po, nel centro urbano di 18mila abitanti che si trova a nove chilometri da Torino, risiede una delle più numerose comunità di emigranti orsaresi. Nel 2007, sono arrivate una serie di iniziative comuni con lo scambio di doni e di visite nei rispettivi centri. Nel 2008, il patto di amicizia prosegue il suo cammino e si rinnova.
“Siamo felici di poter condividere un momento significativo come quello della festa patronale dei Corpi Santi – dichiara il sindaco Mario Simonelli - Una ricorrenza importante anche per i cittadini di San Mauro Torinese che hanno origini orsaresi. Proprio a loro, attraverso una lettera, ho rivolto il mio personale invito ad essere soggetti attivi, partecipi e primi protagonisti del percorso comune che le nostre due città hanno intrapreso. Un cammino la cui direzione è segnata da un reciproco sentimento di rispetto e di attenzione verso valori condivisi e nei confronti della comune volontà di aprirsi a relazioni e scambi con altre realtà. Gli orsaresi di San Mauro Torinese, coloro che ho definito come “due volte cittadini”, sono gli “ambasciatori” naturali del nostro patto di amicizia e di quella comune volontà di aprirsi a rapporti di interscambio”.

lunedì 15 settembre 2008

Orsara-San Mauro Torinese, si rinnova il patto d'amicizia

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Orsara di Puglia e San Mauro Torinese rinnovano il gemellaggio sancito il 16 settembre del 2007. La banda musicale, il corteo storico e una delegazione dell’Amministrazione comunale orsarese, in occasione della Festa Patronale dei Corpi Santi, saranno ospiti della città piemontese dal 20 al 22 settembre. In Piemonte, arriveranno anche i prodotti del Consorzio Produttori Orsaresi che saranno esposti nella galleria enogastronomica organizzata nell’ambito della tre giorni. A San Mauro Torinese, centro urbano di 18mila abitanti a nove chilometri da Torino, risiede una delle più numerose comunità di emigranti orsaresi. Una sorta di “paese nel paese” che, dagli anni ’60 ad oggi, ha saputo integrarsi perfettamente nel tessuto sociale-produttivo e culturale dell’accogliente e graziosa città piemontese. Il “Paese dell’Orsa” ha riallacciato stabilmente i contatti con la comunità orsarese in Piemonte dal 2006, quando San Mauro ospitò una due giorni interamente dedicata a Orsara di Puglia.
Nel 2007, sono arrivate una serie di iniziative comuni con lo scambio di doni e di visite nei rispettivi centri. Nel 2008, il patto di amicizia prosegue il suo cammino e si rinnova. Per l’occasione, il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli, ha inviato una lettera alle famiglie di San Mauro Torinese che hanno origini orsaresi.
“Sono orgoglioso di aver constatato personalmente – ha scritto il primo cittadino nella missiva - quanto ciascuno di voi, col proprio lavoro e la propria sensibilità, sia riuscito allo stesso tempo a conservare l’amore per la terra d’origine e ad integrarlo in un percorso che vi fa cittadini due volte, cittadini del mondo, grazie alla capacità di integrare i valori e la cultura di Orsara di Puglia con quelli di San Mauro Torinese”.
Negli ultimi anni, l’Amministrazione comunale e le forze attive del tessuto sociale orsarese stanno riattivando le relazioni del paese con le comunità di emigranti.
“E’ un impegno che non guarda al passato – dichiara Simonelli – ma si caratterizza, al contrario, come un ‘vettore’ capace di proiettare il nostro paese verso rapporti e interscambi culturali utili a promuovere accoglienza, sviluppo e apertura verso realtà diverse dalla nostra”.

giovedì 4 settembre 2008

1° novembre, "Fuca coste e coce priatorije" - Il senso vero di una festa antica

Un tempo, quando in quest’angolo di mondo non c’era il fragore dei media e il carattere profano dell’evento era ancora vivo, si usava porre dell’olio in una bacinella piena d’acqua e sopra si poneva un treppiede con una lampada (luce ad olio): alla fioca luce della candela, si poteva assistere, secondo i vecchietti, alla sfilata delle anime del purgatorio. Un corteo senza nulla di pauroso ma che, al contrario, costituisce l’attimo di una ritrovata e misteriosa unione tra due mondi.
Per le strade risuonava il crepitio delle ginestre e in ogni angolo ardeva un falò. Elemento caratterizzante era la ginestra. Per quale motivo? La ginestra è un arbusto che cresce abbondantemente sui fianchi dei monti e delle colline orsaresi. E’ profumato e si volatilizza facilmente, facendo sembrare che il legame cielo terra si compia sotto i nostri occhi. Solo a Orsara i fuochi ,”fuca coste”, si accendono la sera del primo novembre: per tutta la notte ardono numerosi, caldi, luminosi, a creare un’atmosfera di magico incanto e comunione. Vicino alle abitazioni si appendono le zucche antropomorfe con una candela accesa all’interno e le vecchiette, prima di andare a letto, prendono dal falò un po’ di brace e la portano in casa, deponendola nel camino o in un braciere. E’ convinzione che le anime dei defunti, ritornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si riscaldino e continuino il loro peregrinare per tutta la notte. E’ dunque un atto di cortesia per i defunti, un gesto d’amore per queste anime che ritornano , ma è un modo di esorcizzare l’atavica paura per il regno ultramondano, quasi come se mancando al dovere dell’ospitalità o del calore familiare il defunto possa vendicarsi sui vivi. Altro elemento curioso era ed è la compartecipazione al fuoco: se non si provvede a farne uno proprio, si partecipa al rito mediante l’apporto di qualche fascina o d’alcuni tronchi a quello del vicino. Secondo la credenza popolare, la zucca accesa avrebbe fatto ritrovare al defunto la casa dove era vissuto, proprio come ha fatto Demetra per far ritrovare la strada a Persefone.

I “magnifici 12” e le cento ricette di Orsara di Puglia


ORSARA DI PUGLIA – Sono 12 i ristoratori orsaresi che hanno accettato la sfida dei “menù a chilometri zero”. Accanto a Peppe Zullo, chef internazionale e maestro di cucina, ci sono cuochi e gestori di “Pane e Salute”, “Enogastronomia Orsarese”, “Donna Cecilia”, “Medina”, “Posta Guevara”, “La Tana dell’Orso”, “La Piazzetta”, “Pablo Neruda”, “Nonna Elena”, “Da Paolo” e “Carpe Diem”.
Il ricettario “Scienza & Fornelli, Alimenti e salute nella gastronomia di Orsara di Puglia” ha messo insieme le loro storie e le ricette (la guida ne contiene 35, le migliori su una varietà di oltre 100 pietanze tipiche) che vanno a comporre i “menù a chilometri zero” basati esclusivamente sull’utilizzo di prodotti del territorio. Nelle 50 pagine della pubblicazione, ogni ricetta è accompagnata da una scheda su ingredienti, preparazione, procedimento e valori nutrizionali per porzione. Ciascuno dei ristoratori aderenti al progetto è presentato attraverso un breve profilo biografico e professionale: si scopre così il cammino di “viaggiatore” del gusto intrapreso da Peppe Zullo, “da emigrante negli Usa” a chef che insegna a cuochi giapponesi e statunitensi come “Lamerica” della cucina sia in Italia, nel Mediterraneo, in Capitanata; oppure si entra nella storia di Angelo Trilussa, erede di una tradizione e di un forno a paglia, quello di “Pane e Salute”, che sforna enormi e saporitissime pagnotte dal 1526. E ancora, la vicenda e la conduzione familiare di “Enogastronomia Orsarese”, anch’essa fatta di emigrazione (in Germania) e di un ritorno in provincia di Foggia; si può conoscere la storia di Antonietta e Michele che, con il loro “Donna Cecilia”, portano nel cuore antico di Orsara di Puglia i profumi di una cucina apprezzata in tutta Italia. E la guida fa compiere un viaggio all’interno delle tonalità solari e i colori orientali di “Medina”, luogo d’incontro nel nome e nei fatti. Fino a giungere a “Posta Guevara”, negli antichi tenimenti di nobili spagnoli, non senza essere passati per “La tana dell’Orso” che prende il nome da una band musicale. I “magnifici 12” sono gli “ambasciatori della gastronomia orsarese”.

Foggia e Orsara, insieme per promuovere la Puglia

ORSARA DI PUGLIA – Ora è tutto nero su bianco: Orsara di Puglia sarà il primo centro pugliese, e il secondo in Italia dopo Padova, a offrire “menù a chilometro zero”. Col sostegno di Regione Puglia, Distretto Agroalimentare Regionale e Comune di Orsara, sono 12 i ristoratori orsaresi che aderiscono all’iniziativa. Ieri, durante la giornata di “Alimenti e Salute”, è stato presentato e distribuito il ricettario dei “menù a chilometri zero”: 52 pagine, per 35 ricette rigorosamente ed esclusivamente “made in Orsara” con l’indicazione puntuale e precisa di ingredienti, procedura di preparazione e valori nutrizionali di ciascuna delle “pozioni del gusto” presentate anche attraverso splendide illustrazioni. Dai “cavatelli di grano arso in ciambottella”, al pancotto orsarese; dalla zuppa di Finocchietti selvatici e carne d’agnello ai cavatelli di borragine e fagioli, passando per la “ciambotta di Orsara” e la “pizza alla fattora”. Ieri sera, i “magnifici 12” e i loro piatti, accompagnati da vino orsarese, sono stati gli assoluti protagonisti dell’happening di degustazione andato in scena con profumi e colori a Foggia, nel “Parco del Gusto” di via Luigi Pinto, con la partecipazione divertita e ‘golosa’ di giornalisti, parlamentari, scrittori e artisti della Capitanata. Prima ancora - nell’aula Turtur del “Riuniti” e all’anfiteatro di Parco San Felice - autorità, esperti, medici e docenti universitari hanno discusso di scienza e alimentazione, di come il gusto, quello sano e genuino, sia corsia preferenziale per la salute. “Orsara di Puglia è un modello – ha dichiarato Savino Santarella, assessore allo Sviluppo del Territorio della Provincia di Foggia – E’ un termine che non uso a caso, poiché di ‘esempio orsarese’ abbiamo discusso anche nell’ambito del Piano Strategico di Area Vasta che punta a sviluppare le eccellenze del territorio e, più nello specifico, le eccellenze dei Monti Dauni”. “Una ricerca, ha messo in evidenza come 40 per cento delle vendite negli States di vino proveniente dal Chianti – ha aggiunto Saverio Russo, professore di Storia Moderna all’Università di Foggia – sia dovuto a un particolare meccanismo: gli acquirenti non comprano soltanto una bottiglia, piuttosto acquistano la memoria di un paesaggio, in questo caso quello Toscano. A Orsara, con la riscoperta del Tuccanese e l’adesione a Città Slow, si sta compiendo un percorso simile ma del tutto originale”. Di “laboratorio Orsara” ha parlato Guido Pensato, Storico dell’Alimentazione: “Confronto, dinamismo, conoscenza e sperimentazione – ha detto Pensato – sono i motori dello sviluppo: è questa la strada che la Capitanata e la Puglia devono seguire”. Grande la soddisfazione di Biagio Dedda, assessore alle Attività Produttive di Orsara di Puglia che da mesi sta lavorando intensamente al progetto “menù a chilometri zero”: “Questa è una giornata storica per la nostra piccola città – ha spiegato – Adesso tutta la Comunità deve lavorare ancora di più e meglio”. “I passi in avanti che stiamo compiendo – ha concluso il sindaco orsarese Mario Simonelli – sono il frutto di un impegno condiviso cui partecipano tutte le componenti del tessuto sociale, culturale ed economico di Orsara di Puglia. A quanti ci stanno accompagnando in questo cammino voglio dire grazie. Attraverso la nostra cittadina, vogliamo promuovere e valorizzare Foggia, la Puglia e i tesori della cultura mediterranea”.

martedì 2 settembre 2008

Orsara di Puglia, un viaggio tra sapori, leggende e notti di jazz

Orsara di Puglia si trova in provincia di Foggia. E’ un comune montano, posto a 635 metri sul livello del mare, sulle alture dell’Appennino Dauno-Irpino. Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 31 dicembre 2007, il paese conta poco più di 3 mila abitanti.
Di grande rilievo il patrimonio ambientale orsarese, con oltre milleduecento ettari di boschi, un sito di interesse comunitario (Sic) individuato nell’area che va dalla Valle del Cervaro al bosco Incoronata, in una zona bagnata dai torrenti Cervaro, Lavella e Sannoro.
CITTA’ SLOW
In Capitanata, Orsara di Puglia è conosciuto come un paese dinamico, attento a valorizzare il proprio patrimonio culturale e un vero e proprio tesoro di tipicità enogastronomiche. Caratteristiche che, nel 2005, hanno portato alla cittadina orsarese il riconoscimento di “miglior comune della provincia di Foggia”, premio organizzato dal net journal “Luceraweb.it” e assegnato da una giuria composta da 40 giornalisti. Dal 5 febbraio del 2007, Orsara di Puglia fa parte del circuito di “Città Slow” (www.cittàslow.net), rete delle città del buon vivere che mette insieme i centri italiani ed europei attenti alla qualità della vita e alla promozione di politiche capaci di coniugare sviluppo e innovazione con tradizioni e vocazioni del territorio.
Enoteche, ristoranti tipici incastonati in un incantevole centro storico, bed & breakfast: come dire, bere buon vino, mangiare ottimamente e pernottare in un luogo accogliente senza spendere troppo. A Orsara di Puglia si può. Negli ultimi 10 anni, il paese ha cominciato a sviluppare con eccellenti risultati la propria vocazione al turismo di qualità. In primavera, e durante tutto il periodo estivo, le viuzze di pietra e le piazze orsaresi si animano grazie a un buon numero di eventi: le fiere dell’8 maggio, del 13 giugno e del 29 settembre; la Festa del Vino, con la Galleria Enogastronomica Orsarese, e la rassegna dedicata al jazz d’autore (www.orsaramusica.it) . Antichissima e suggestiva è la “Festa dei fuca coste e delle cocce priatorije”: qui la notte del 1° novembre è la più magica dell’anno, illuminata dai falò delle ginestre e dalle zucche artistiche, animata dalla musica, insaporita dalle tavole imbandite in ogni strada e piazza. Orsara è un’ottima meta per chi ama la purezza della natura e lo splendore delle opere realizzate dall’uomo.
CUORE ANTICO
Nel cuore della cittadina, è un piacere fare tappa in Largo San Michele, in Piazza Mazzini, facendosi condurre dalle caratteristiche vie del centro attraverso un sentiero impreziosito da palazzi storici e antiche fontane. Nell’itinerario alla scoperta delle bellezze orsaresi, ci sono la grotta di San Michele Arcangelo, la chiesa di San Pellegrino costruita nel 1527 e quella dell’Annunziata. Templi cristiani di rara bellezza, come l’ex Abbazia di Sant’Angelo risalente all’undicesimo secolo. Il complesso abbaziale comprende la Chiesa di San Michele e la Chiesa dell’Annunziata, tempio che si presenta come un gioiello dell’architettura romanica. Di grande interesse una serie di palazzi e dimore storiche, come il Palazzo Torre Guevara, il Palazzo De Gregorio, che conserva intatta la sua struttura architettonica esterna e interna, un magnifico portale e l’originaria struttura lo rendono unico nel suo genere. Orsara è sede di un Museo Diocesano, dove sono custoditi antichi reperti archeologici di notevole pregio.
OSPITALITA’
L’ospitalità è una delle caratteristiche distintive degli orsaresi e, da alcuni anni, il paese si è attrezzato per accogliere al meglio i visitatori: 2 alberghi, 6 bed and breakfast, 8 affitta camere; 15 tra ristoranti, wine-bar, pizzerie, pub e bar; 2 strutture agrituristiche. Sono questi i numeri della ricettività a Orsara di Puglia.
I MONACI GUERRIERI
La spada e la bibbia, la luce interiore della preghiera e il bagliore metallico delle armi: ogni anno, a metà agosto, a Orsara di Puglia tornano i monaci guerrieri: la rievocazione storica e il corteo che fa rivivere i cavalieri dell’antico ordine monastico dei Calatrava. In Spagna, nel 1155, musulmani e cristiani si contendevano una fortezza. I primi la chiamavano Kalaat Rawah, per i secondi, invece, quella era la fortezza di Calatrava. Al rifiuto dei Templari di difendere il sito conteso, l’abate cistercense Raimondo Serrat e il frate converso Diego Velasquez accettarono di presidiare la fortezza fondando l’ordine dei cavalieri di Calatrava. L’ordine dei monaci guerrieri fu approvato da papa Alessandro III il 25 settembre del 1164 e la storia degli impavidi Calatrava era destinata a incrociarsi con quella di Orsara di Puglia. Il 29 marzo del 1229 Papa Gregorio IX concede al Gran Maestro dei Cavalieri di Calatrava, D.Consalvo Joannes, "...Ecclesiam et monasterium S.Angeli de Ursaria in Apulia...". Poco dopo, cavalieri e monaci dell'ordine si insediarono nel monastero fondandovi la loro casa magistrale.

A Orsara di Puglia il progetto "menù a chilometri zero"

ORSARA DI PUGLIA – “Alimenti e Salute”: è questo il tema dell’iniziativa del DA.Re, il Distretto Agroalimentare Regionale, che per domani, mercoledì 3 settembre, ha organizzato una giornata in cui ad essere protagonista sarà il modello rappresentato da Orsara di Puglia, unico centro della Capitanata nel circuito delle “Città slow”. Alle 15, nell’Aula Turtur degli “Ospedali Riuniti”, convegno sulla “Gastronomia scientifica applicata al mantenimento della salute”. I lavori si svolgeranno in due sessioni e vi parteciperanno esperti, medici e docenti universitari degli atenei di Foggia e Bari. Alle 20, nell’anfiteatro foggiano di Parco San Felice, si discuterà di “Scienza e Fornelli” con gli “Ambasciatori della ristorazione di Orsara di Puglia”: saranno presenti 12 tra chef, ristoratori, sommelier, gestori di pub e ‘luoghi del gusto”. Alle specialità gastronomiche della cittadina dei Monti Dauni è dedicato l’originale ricettario che sarà presentato durante il dibattito: una pubblicazione con tabelle e commenti sui valori nutrizionali dei piatti orsaresi. Alle 21.30, al ristorante “Parco del Gusto” in via Luigi Pinto, la degustazione dei piatti della gastronomia orsarese.
UNA NUOVA SFIDA – I MENU’ A “KM ZERO”
Al dibattito delle 20, si discuterà anche di “Km Zero”. Si tratta di una nuova sfida per la Capitanata. Una sfida che partirà proprio da Orsara di Puglia dove, ai ristoratori, sarà proposto di aderire al progetto che mira a promuovere menù basati esclusivamente su prodotti tipici del luogo e della Puglia. I ristoratori che aderiranno, nei loro locali serviranno soltanto tipicità gastronomiche e stagionali. “Km Zero” è un modo per far scoprire il territorio attraverso i suoi sapori, puntando su unicità, freschezza e tracciabilità assoluta dei prodotti utilizzati in cucina. Preferire i prodotti di origine regionale, e per questo denominati a “Km Zero”, è anche una scelta ambientale ed etica che serve a ridurre l’emergenza legata all’inquinamento atmosferico: il viavai di navi, camion, aerei, che viaggiano per il mondo, portando sulle nostre tavole pietanze esotiche, contribuisce ad aumentare l'emissione dei gas serra. Il progetto permette di ridurre i costi di trasporto e logistica dei prodotti agroalimentari, voci che incidono sul fatturato delle imprese di produzione per oltre il 30 per cento. I ristoranti proporranno piatti invitanti e prelibati con i sapori della terra d’origine, garantiti e rintracciabili, perché offerti dai produttori
agricoli del luogo, abbinati a vini locali.
TIPICITA’, SEGNO DISTINTIVO DEL “MADE IN ORSARA”
“Crediamo moltissimo nella filosofia delle ‘città slow’ – dichiara il sindaco di Orsara di Puglia, Mario Simonelli – Per crescere, l’unica strada da percorrere è quella tracciata dalle vocazioni di una Comunità. Le tipicità, che siano quelle enogastronomiche o le peculiarità storiche e paesaggistiche del territorio, sono un segno distintivo che dà un’identità al nostro presente e ci indica il cammino da percorrere per il futuro”.