giovedì 4 settembre 2008

Foggia e Orsara, insieme per promuovere la Puglia

ORSARA DI PUGLIA – Ora è tutto nero su bianco: Orsara di Puglia sarà il primo centro pugliese, e il secondo in Italia dopo Padova, a offrire “menù a chilometro zero”. Col sostegno di Regione Puglia, Distretto Agroalimentare Regionale e Comune di Orsara, sono 12 i ristoratori orsaresi che aderiscono all’iniziativa. Ieri, durante la giornata di “Alimenti e Salute”, è stato presentato e distribuito il ricettario dei “menù a chilometri zero”: 52 pagine, per 35 ricette rigorosamente ed esclusivamente “made in Orsara” con l’indicazione puntuale e precisa di ingredienti, procedura di preparazione e valori nutrizionali di ciascuna delle “pozioni del gusto” presentate anche attraverso splendide illustrazioni. Dai “cavatelli di grano arso in ciambottella”, al pancotto orsarese; dalla zuppa di Finocchietti selvatici e carne d’agnello ai cavatelli di borragine e fagioli, passando per la “ciambotta di Orsara” e la “pizza alla fattora”. Ieri sera, i “magnifici 12” e i loro piatti, accompagnati da vino orsarese, sono stati gli assoluti protagonisti dell’happening di degustazione andato in scena con profumi e colori a Foggia, nel “Parco del Gusto” di via Luigi Pinto, con la partecipazione divertita e ‘golosa’ di giornalisti, parlamentari, scrittori e artisti della Capitanata. Prima ancora - nell’aula Turtur del “Riuniti” e all’anfiteatro di Parco San Felice - autorità, esperti, medici e docenti universitari hanno discusso di scienza e alimentazione, di come il gusto, quello sano e genuino, sia corsia preferenziale per la salute. “Orsara di Puglia è un modello – ha dichiarato Savino Santarella, assessore allo Sviluppo del Territorio della Provincia di Foggia – E’ un termine che non uso a caso, poiché di ‘esempio orsarese’ abbiamo discusso anche nell’ambito del Piano Strategico di Area Vasta che punta a sviluppare le eccellenze del territorio e, più nello specifico, le eccellenze dei Monti Dauni”. “Una ricerca, ha messo in evidenza come 40 per cento delle vendite negli States di vino proveniente dal Chianti – ha aggiunto Saverio Russo, professore di Storia Moderna all’Università di Foggia – sia dovuto a un particolare meccanismo: gli acquirenti non comprano soltanto una bottiglia, piuttosto acquistano la memoria di un paesaggio, in questo caso quello Toscano. A Orsara, con la riscoperta del Tuccanese e l’adesione a Città Slow, si sta compiendo un percorso simile ma del tutto originale”. Di “laboratorio Orsara” ha parlato Guido Pensato, Storico dell’Alimentazione: “Confronto, dinamismo, conoscenza e sperimentazione – ha detto Pensato – sono i motori dello sviluppo: è questa la strada che la Capitanata e la Puglia devono seguire”. Grande la soddisfazione di Biagio Dedda, assessore alle Attività Produttive di Orsara di Puglia che da mesi sta lavorando intensamente al progetto “menù a chilometri zero”: “Questa è una giornata storica per la nostra piccola città – ha spiegato – Adesso tutta la Comunità deve lavorare ancora di più e meglio”. “I passi in avanti che stiamo compiendo – ha concluso il sindaco orsarese Mario Simonelli – sono il frutto di un impegno condiviso cui partecipano tutte le componenti del tessuto sociale, culturale ed economico di Orsara di Puglia. A quanti ci stanno accompagnando in questo cammino voglio dire grazie. Attraverso la nostra cittadina, vogliamo promuovere e valorizzare Foggia, la Puglia e i tesori della cultura mediterranea”.

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