martedì 2 settembre 2008

Orsara di Puglia, un viaggio tra sapori, leggende e notti di jazz

Orsara di Puglia si trova in provincia di Foggia. E’ un comune montano, posto a 635 metri sul livello del mare, sulle alture dell’Appennino Dauno-Irpino. Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 31 dicembre 2007, il paese conta poco più di 3 mila abitanti.
Di grande rilievo il patrimonio ambientale orsarese, con oltre milleduecento ettari di boschi, un sito di interesse comunitario (Sic) individuato nell’area che va dalla Valle del Cervaro al bosco Incoronata, in una zona bagnata dai torrenti Cervaro, Lavella e Sannoro.
CITTA’ SLOW
In Capitanata, Orsara di Puglia è conosciuto come un paese dinamico, attento a valorizzare il proprio patrimonio culturale e un vero e proprio tesoro di tipicità enogastronomiche. Caratteristiche che, nel 2005, hanno portato alla cittadina orsarese il riconoscimento di “miglior comune della provincia di Foggia”, premio organizzato dal net journal “Luceraweb.it” e assegnato da una giuria composta da 40 giornalisti. Dal 5 febbraio del 2007, Orsara di Puglia fa parte del circuito di “Città Slow” (www.cittàslow.net), rete delle città del buon vivere che mette insieme i centri italiani ed europei attenti alla qualità della vita e alla promozione di politiche capaci di coniugare sviluppo e innovazione con tradizioni e vocazioni del territorio.
Enoteche, ristoranti tipici incastonati in un incantevole centro storico, bed & breakfast: come dire, bere buon vino, mangiare ottimamente e pernottare in un luogo accogliente senza spendere troppo. A Orsara di Puglia si può. Negli ultimi 10 anni, il paese ha cominciato a sviluppare con eccellenti risultati la propria vocazione al turismo di qualità. In primavera, e durante tutto il periodo estivo, le viuzze di pietra e le piazze orsaresi si animano grazie a un buon numero di eventi: le fiere dell’8 maggio, del 13 giugno e del 29 settembre; la Festa del Vino, con la Galleria Enogastronomica Orsarese, e la rassegna dedicata al jazz d’autore (www.orsaramusica.it) . Antichissima e suggestiva è la “Festa dei fuca coste e delle cocce priatorije”: qui la notte del 1° novembre è la più magica dell’anno, illuminata dai falò delle ginestre e dalle zucche artistiche, animata dalla musica, insaporita dalle tavole imbandite in ogni strada e piazza. Orsara è un’ottima meta per chi ama la purezza della natura e lo splendore delle opere realizzate dall’uomo.
CUORE ANTICO
Nel cuore della cittadina, è un piacere fare tappa in Largo San Michele, in Piazza Mazzini, facendosi condurre dalle caratteristiche vie del centro attraverso un sentiero impreziosito da palazzi storici e antiche fontane. Nell’itinerario alla scoperta delle bellezze orsaresi, ci sono la grotta di San Michele Arcangelo, la chiesa di San Pellegrino costruita nel 1527 e quella dell’Annunziata. Templi cristiani di rara bellezza, come l’ex Abbazia di Sant’Angelo risalente all’undicesimo secolo. Il complesso abbaziale comprende la Chiesa di San Michele e la Chiesa dell’Annunziata, tempio che si presenta come un gioiello dell’architettura romanica. Di grande interesse una serie di palazzi e dimore storiche, come il Palazzo Torre Guevara, il Palazzo De Gregorio, che conserva intatta la sua struttura architettonica esterna e interna, un magnifico portale e l’originaria struttura lo rendono unico nel suo genere. Orsara è sede di un Museo Diocesano, dove sono custoditi antichi reperti archeologici di notevole pregio.
OSPITALITA’
L’ospitalità è una delle caratteristiche distintive degli orsaresi e, da alcuni anni, il paese si è attrezzato per accogliere al meglio i visitatori: 2 alberghi, 6 bed and breakfast, 8 affitta camere; 15 tra ristoranti, wine-bar, pizzerie, pub e bar; 2 strutture agrituristiche. Sono questi i numeri della ricettività a Orsara di Puglia.
I MONACI GUERRIERI
La spada e la bibbia, la luce interiore della preghiera e il bagliore metallico delle armi: ogni anno, a metà agosto, a Orsara di Puglia tornano i monaci guerrieri: la rievocazione storica e il corteo che fa rivivere i cavalieri dell’antico ordine monastico dei Calatrava. In Spagna, nel 1155, musulmani e cristiani si contendevano una fortezza. I primi la chiamavano Kalaat Rawah, per i secondi, invece, quella era la fortezza di Calatrava. Al rifiuto dei Templari di difendere il sito conteso, l’abate cistercense Raimondo Serrat e il frate converso Diego Velasquez accettarono di presidiare la fortezza fondando l’ordine dei cavalieri di Calatrava. L’ordine dei monaci guerrieri fu approvato da papa Alessandro III il 25 settembre del 1164 e la storia degli impavidi Calatrava era destinata a incrociarsi con quella di Orsara di Puglia. Il 29 marzo del 1229 Papa Gregorio IX concede al Gran Maestro dei Cavalieri di Calatrava, D.Consalvo Joannes, "...Ecclesiam et monasterium S.Angeli de Ursaria in Apulia...". Poco dopo, cavalieri e monaci dell'ordine si insediarono nel monastero fondandovi la loro casa magistrale.

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