lunedì 13 ottobre 2008

A Orsara la Puglia delle eccellenze


ORSARA DI PUGLIA – Sulla tavola di Peppe Zullo, giudicata dalle guide specializzata come una tra le più appetitose e qualitative, non c’è solo il cinghiale in questa due giorni dedicata al “Re dei boschi” della Capitanata: ci sono anche le opere golose della Federazione Pasticcieri Pugliesi, il pane sfornato da un forno a paglia con cinque secoli di storia, i prodotti caseari della vicina Irpinia, la frutta e gli ortaggi biologici colti dagli alberi di Villa Jamele e coltivati nell’Orto dei Sapori Perduti. Molte varietà di frutta non sono più coltivate dai grandi produttori. Al supermercato non potremo mai trovare le mele ”limoncelle”, le ”zuccarine”, la ”mela lazzarona”, le ”milelle”. Ciascuno di quei nomi curiosi, che indicano altrettante varietà della mela, significa un sapore recuperato al nostro palato, un profumo restituito al nostro olfatto, un colore che acquista luce viva ai nostri occhi.
Orsara, una delle tre “Città Slow” della Puglia, sta scommettendo – da ormai 15 anni – su un modello di sviluppo basato su alcuni capisaldi: valorizzazione del settore agroalimentare, promozione di una enogastronomia tanto qualitativa quanto accessibile a tutti i portafogli, cooperazione tra pubblico e privato, collaborazione dell’Amministrazione comunale con l’Università, la Provincia di Foggia, la Regione Puglia e quelle nuove realtà, vedi il Distretto Agroalimentare Regionale e l’Ufficio unico per il Pit Tavoliere, che concorrono a costruire un percorso innovativo per chi vuole investire impegno e risorse nelle vocazioni del territorio. Nell’affrontare questa sfida, Orsara di Puglia ha trovato nuovi compagni di viaggio: l’associazione Slow Food, la rete delle città italiane valutate e promosse da Cittaslow, la Coldiretti e la Confederazione Italiana Agricoltori. Un’alleanza sostenuta non solo da Peppe Zullo, ma da altri 11 chef orsaresi che, assieme al “cuoco coi baffi”, hanno compreso l’importanza del progetto “chilometri zero”, avviandosi a offrire menù realizzati esclusivamente con prodotti locali o regionali, rigorosamente di stagione e dalla tracciabilità garantita. E’ grazie a questo percorso, nonché per merito delle realtà associative e imprenditoriali di Orsara di Puglia, che il “paese dell’orsa” arriverà a rappresentare la Puglia nella prossima edizione del “Salone Internazionale del Gusto” a Torino. Ed è sempre per merito del cammino intrapreso se Orsara, negli ultimi 10 anni, è arrivata a dotarsi di numeri e infrastrutture ragguardevoli per ciò che concerne l’ospitalità: 2 alberghi, 6 bed and breakfast, 8 affitta camere; 15 tra ristoranti, wine-bar, pizzerie, pub e bar; 2 strutture agrituristiche. Nei primi 10 mesi del 2008, Orsara di Puglia ha dedicato 20 appuntamenti alla sua “saporita” vocazione: tra questi la Festa del Vino e la Sagra dell’Asparago, ma anche le trasferte della Galleria Enogastronomica Orsarese a Bazzano (Bologna) e a San Mauro Torinese (To) per una rassegna dei sapori all’insegna dello “slow food”. Un impegno, quello teso alla valorizzazione delle tipicità del territorio, che ha dato l’innesco a una significativa crescita del turismo, come certificano i dati Apt.

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