lunedì 13 ottobre 2008

Orsara, il gusto prende il futuro per la gola


ORSARA DI PUGLIA – “Ciò che è stato realizzato qui, a Orsara di Puglia, è un progetto di design strategico del territorio: connettere i migliori elementi di una comunità per trasformare in realtà un percorso fatto di gusti, alimentazione sana, cultura e rinnovamento della tradizione che tocca ogni aspetto del vivere”. Sono state le parole di Giacomo Mojoli, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche (http://www.unisg.it) che Slow Food ha attivato a Pollenzo (Cuneo), a introdurre il convegno intitolato significativamente “Dalla terra alla tavola”, un’iniziativa dello chef orsarese Peppe Zullo organizzata con la collaborazione di Slow Food Puglia, Comune di Orsara e Cittaslow. “Dentro questa esperienza generata a Orsara – ha proseguito Mojoli – c’è la materia prima per un’alimentazione sana, per la conoscenza, l’educazione e la formazione di un progetto che si configura come un modello di sviluppo basato sul cambiamento di sistemi sempre più in crisi”. Alla prima giornata del tredicesimo “Appuntamento col Cinghiale”, che proseguirà oggi, hanno partecipato oltre 200 invitati tra autorità istituzionali, giornalisti, troupe televisive, docenti universitari e operatori della ristorazione di qualità. Nel palcoscenico naturalistico di Villa Jamele - attorniati dai colori e dai profumi di alberi da frutta, ortaggi e vigneti – Giuliano Volpe, archeologo e Rettore eletto dell’Università di Foggia, ha parlato di paesaggio: “C’è un legame indissolubile tra i beni paesaggistici, i prodotti della terra e la direzione che deve ispirarci verso la ricerca e la sperimentazione. La ‘ricetta’ dell’innovazione è nei geni delle nostre vocazioni: Orsara di Puglia ne è un esempio”. Entusiasta Loreto Gesualdo, presidente del Distretto Agroalimentare Regionale della Puglia, per il quale è necessario “rivivere il passato coniugandolo al futuro. La creatività e la genialità espresse da Peppe Zullo e dalla Comunità orsarese sono uno stimolo continuo, un laboratorio di iniziative che fungono da motore del cambiamento, e non solo per la nostra provincia”. “Stiamo parlando di una sfida propositiva al sistema del fast food – ha aggiunto Giuseppe Scagliola, direttore di Coldiretti Foggia – e, più in generale, a quello ormai entrato in crisi di un consumismo plastificato e dal benessere impalpabile e fasullo. Tutti gli elementi di un territorio possono essere assaporati e compresi in un piatto. Dall’agricoltura e dalla buona alimentazione passa l’avvenire della Capitanata e del sistema Paese”.
I Piani Strategici di Area Vasta e le opportunità aperte dai fondi strutturali 2007-2013 sono stati i temi su cui si sono soffermati Pasquale Pazienza, assessore alle Attività Produttive della Provincia di Foggia e Antonio Frattaruolo, dirigente dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Gli strumenti della programmazione, nell’antica Apulia che si muove verso il proprio domani, mettono in primo piano la trasformazione delle potenzialità regionali in leve per il benessere collettivo. “Appuntamento col Cinghiale” proseguirà anche oggi, alle 11: si discuterà di “Territorio, stagionalità e qualità”.

Nessun commento: