lunedì 20 ottobre 2008

Orsara, Fuca coste e cocce priatorije (il programma)


ORSARA DI PUGLIA (FG) – Tutto pronto per la notte del 1° novembre orsarese, quella che si accende al calore e ai colori dei “Fuca coste e cocce priatorije” (Fuochi e teste del purgatorio). Il Comune di Orsara e la Proloco, organizzatori dell’evento, hanno reso noto il programma della manifestazione. I visitatori avranno a disposizione gratuitamente il servizio delle guide turistiche per addentrarsi tra i segreti e lo splendore dell’Abbazia di Sant’Angelo, il Museo diocesano e il centro storico: visite dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, con informazioni allo 0881.964904. Il laboratorio delle zucche sarà aperto dalle 16.30 alle 18, davanti alla Fontana dell’Angelo. Dalle 18.30, sarà possibile ammirare i lavori realizzati dai partecipanti al concorso per “La zucca più bella”.
Momento magico alle 19: al suono delle campane della Chiesa Madre, contemporaneamente, saranno accesi tutti i falò del paese. Da quel momento, comincerà la lunga notte dei fuochi e delle teste del purgatorio. In piazza Padre Pio, gli artisti di strada dell’associazione Liubo cominceranno a volteggiare sui trampoli, tra mangiafuoco, dame, cavalieri e duelli. Dalle 20 alle 22, in diverse piazze del paese, gli spettacoli di musica popolare con i Cantori di Monte Sant’Angelo, i gitani del gruppo Sonuska e il concerto dei Tarantula Garganica.
A Orsara di Puglia, nella notte di “tutti i santi”, si celebra una festa antichissima. A pochi giorni dall’evento, le famiglie cercano di accaparrarsi le zucche migliori per i propri bambini. Saranno i più piccoli, con l’aiuto di nonni e genitori, a intagliare queste grandi “mongolfiere” arancioni per renderle “umane” e adeguarle a ospitare un lume al loro interno. Affinché la festa sia perfetta, occorre accatastare per tempo tutto il legname necessario a preparare un falò che faccia invidia a quello del vicino. E poi non bisogna dimenticare vino, carne, pane, patate e dolci tipici, cioè tutte le pietanze e gli ingredienti che saranno consumati quando, in ogni stradina del borgo medievale, si terrà un banchetto a base di piatti “poveri” ma gustosi e in tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno. Orsara si trasforma, acquisendo le caratteristiche di un luogo magico. Davanti all’uscio di ogni abitazione si vedono grandi tavolate. Si mangia per strada, in una grande comunione collettiva che riempie il borgo di voci, risate, musica e allegria. E poi c’è il mistero di una notte che sembra davvero fare abbracciare due mondi: uno materiale e visibile, l’altro ultraterreno e impalpabile, ma pieno di suggestioni. La tradizione vuole che le anime del Purgatorio (Cocce priatorije) possano purificarsi attraverso il fuoco e trovare la via del Paradiso, che viene indicata loro dai lumi nascosti dentro le zucche. E’ la festa della luce, dunque, non quella delle tenebre (come invece è per Halloween). Gli orsaresi, in questo periodo, si affannano a spiegare ai visitatori che la loro festa, il suo significato più profondo, non ha nulla a che fare con quella di “Halloween”, ormai diventata un appuntamento commerciale. L’evento che si celebra a Orsara di Puglia, al contrario, è ancora profondamente legato al culto dei defunti e rifugge decisamente dal “rito” consumistico del “dolcetto o scherzetto”. In onore dei defunti, che in processione attraversano il paese dopo la mezzanotte, si consumano cibi poveri ma ricchi di significati simbolici: il grano lessato e condito col solo mosto cotto, le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace. Un consiglio pratico per quanti hanno intenzione di andare a Orsara a godersi lo spettacolo: è meglio arrivare presto in paese, e comunque entro le 20, perché una volta esauriti i posti auto, diventa difficilissimo fare ingresso nel centro storico. La notte dei fuochi è un appuntamento da non perdere.

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