martedì 24 giugno 2008

Eolico ed energie a fonti rinnovabili: i Monti Dauni sfidano la Regione Puglia

FOGGIA – La conferenza stampa tenutasi ieri (23 giugno, ndr) nell’aula consiliare della Provincia di Foggia ha preso le sembianze di un vero e proprio laboratorio politico delle fonti rinnovabili. L’iniziativa bipartisan lanciata dai sindaci Comuni di Pietramontecorvino e Orsara di Puglia è stata accolta dall’attenta partecipazione di Sindaci e amministratori comunali di oltre 15 Comuni della Provincia di Foggia.
Le preoccupazioni dei sindaci, ribadite nei numerosi interventi, sono dettate dalle crescenti difficoltà degli enti locali nella gestione della valanga di DIA di impianti eolici e fotovoltaici presentate presso i Comuni pugliesi dalla Capitanata al Salento che rischiano di compromettere drammaticamente l’attuazione delle politiche ambientali ed energetiche del PEAR sul territorio e di sviluppare un contenzioso amministrativo senza precedenti (il riferimento è prevalentemente – ma non solo – all’Art. 27 della legge regionale 1/2008 che assoggetta a DIA gli impianti rinnovabili al di sotto di 1 MW).
I toni franchi e a volte duri del dibattito sviluppatosi tra Sindaci del Subappennino e moderato da Giuseppe Mastropieri di Nomisma Energia, testimoniano la grande capacità di analisi ed elaborazione politica che i Monti Dauni hanno maturato nella lunga esperienza con le fonti rinnovabili.
“Dei 685 MW di impianti eolici installati in Puglia – afferma Mastropieri – ben il 90%, ovvero 617 MW sono installati nel Subappennino (considerando il territorio ricompreso nelle comunità montane dei Monti Dauni Settentrionali e Meridionali)”. “Se a questi - continua Mastropieri - si aggiunge che dei 620 MW autorizzati o in via di realizzazione nel territorio regionale, il 50% interessa sempre i comuni dei Monti Dauni, risulta evidente come in questi territori vi sia la più alta concentrazione di impianti eolici d’Italia”.
I Comuni pugliesi non ci stanno ad essere additati come i responsabili freno allo sviluppo delle fonti rinnovabili: “altro che veti locali e sindrome nimby, il settore delle fonti rinnovabili rischia di bloccarsi a causa della schizofrenia della politica energetica regionale – ribadisce Lamarucciola, il Sindaco di Pietramontecorvino – Bisogna recuperare il senso della misura e comprendere gli effetti sul territorio delle politiche energetiche. Ad esempio nell’eolico i comuni pugliesi hanno già stipulato convenzioni con gli operatori per oltre 3.000 MW ciò sarebbe sufficiente a raddoppiare la potenza eolica installata in Italia: una eccessiva deregolamentazione rischia di determinare una situazione di caos”.
Il vicesindaco di Orsara, Mimì Buccino, pone l’attenzione sul delicato rapporto tra pianificazione del territorio e sviluppo delle rinnovabili: “Condividiamo l’analisi di legambiente del rischio di passare dal cosiddetto eolico selvaggio al fotovoltaico selvaggio. È necessaria una regolamentazione che sia in grado di salvaguardare il territorio dalle attività di speculazione di soggetti che più che industriali possono definirsi «commercianti delle rinnovabili» interessati alla vendita delle DIA cantierabili”.
Il professor Nicoletti dell’Università di Foggia concorda con le proposte contenute nel position paper presentato da Nomisma Energia: “è necessario dotarsi di un autorevole strumento tecnico in grado di supportare le amministrazioni locali e monitorare lo sviluppo del settore. L’Osservatorio regionale dell’energia è una priorità.”.
I comuni della Capitanata, forti di un pacchetto di proposte concrete e innovative, chiedono con urgenza un incontro con il Presidente Vendola e gli assessori della Regione Puglia per concertare le proposte di modifica del quadro regolamentare e autorizzativo degli impianti alimentati a fonti rinnovabili.
Da Biccari a Rocchetta Sant’Antonio, da Anzano a Lucera, da Celenza a Candela è forte la sintonia tra i Sindaci.
“I Comuni della Capitanata – commenta Mastropieri – hanno messo in campo una straordinaria capacità di elaborazione di politica energetica in grado di rispondere alle esigenze della pianificazione territoriale e alle istanze dell’industria del settore delle rinnovabili. Il Governo della Regione Puglia sarà certamente in grado di capitalizzare questo patrimonio di idee ed esperienze aprendosi al confronto con gli enti locali.”
È fondamentale porsi l’obiettivo, condividendone responsabilità e competenze amministrative, di regolamentazione del settore in grado di dare finalmente stabilità ed efficacia alla governance tra Regione, Provincia ed Enti locali con la riduzione delle soglie per l’applicazione della DIA, la definizione di iter autorizzativi semplificati autorizzativi per applicazioni virtuose (p.es. installazione di impianti su strutture edili esistenti, produzione di biomasse in cogenerazione, incentivazione della generazione distribuita per autoconsumo), l’erogazione di risorse finanziarie per la redazione dei PRIE e delle VAS recentemente richieste dall’assessorato all’Ecologia, l’istituzione degli Uffici provinciali dell’energia per l’autorizzazione degli impianti di piccola taglia.

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