articolo pubblicato su "Repubblica" il 21 gennaio 2006
Orsara di Puglia non finisce di sorprendere gli archeologi, svelando tesori del suo passato lontano. Qualche tempo fa, nell' area dell' Abbazia dell' Angelo, fu scoperto un ipogeo; ora, nel corso dei lavori di sistemazione al Cortile del Giudice, area antistante un palazzo nobiliare, la contemporanea campagna di scavi ha riportato alla luce un antico opificio. "A circa settanta centimetri dalla superficie calpestabile - racconta Francesco Paolo Maulucci, responsabile del settore Archeologia della Soprintendenza ai Beni culturali di Foggia - i nostri scavi hanno rinvenuto tracce di un antico opificio, probabilmente un frantoio. Sono emersi infatti il sistema di canalizzazione dell' acqua e altri elementi che appartengono chiaramente a un opificio". Secondo l' archeologo, si tratta di un frantoio risalente con molte probabilità al 1600, ma se ne potrà sapere di più andando avanti negli scavi in una zona più interna al Cortile del Giudice. "Le indagini archeologiche condotte a Orsara - aggiunge Maulucci - possono assumere grande importanza per dare una rilettura anche ai ritrovamenti compiuti, nel corso di diversi scavi, in altre zone della provincia di Foggia. Nella prima campagna di ricerche, quella condotta all' interno dell' area occupata dall' Abbazia dell' Angelo, siamo riusciti a far riemergere uno splendido ipogeo, del tutto simile a quelli rinvenuti tempo addietro sul Gargano. Si tratta quindi di ritrovamenti importanti perché aprono diversi interrogativi sulle modalità di penetrazione del Cristianesimo nell' entroterra preappenninico".