lunedì 26 gennaio 2009

Orsara, una nuova pubblicazione racconta la bellezza del "paese dell'Orsa"


ORSARA DI PUGLIA – Grazie a un progetto del Pit Tavoliere 1, cofinanziato da fondi europei e regionali nell’ambito del Por Puglia 2000-2006, è stato realizzato il volume “In Tabula, Colori e Cultura del Tavoliere di Puglia”. Il libro - 300 pagine di racconto attraverso parole, immagini, storie e suggestioni – dedica uno spazio specifico a Orsara di Puglia, ma il “paese dell’Orsa” entra in molti capitoli dell’opera svelando agli occhi i suoi fluidi orizzonti, le tavolozze della terra e della tavola, il bianco del latte che si rivela nella tradizione casearia dei formaggi e dell’antico e moderno cacio ricotta, il rosso del vino. Col nuovo anno, Orsara di Puglia arricchisce la biblioteca ad essa dedicata. Un arricchimento cui contribuisce, in questo caso, il progetto di valorizzazione della Capitanata perseguito dall’Ufficio Unico nell’ambito del Pit Tavoliere 1 con un volume che si apre come uno scrigno sui tesori della Daunia. Con “In Tabula”, salgono a 15 le opere editoriali che negli ultimi anni hanno dedicato spazio e immagini a Orsara di Puglia. Le più recenti sono ““Dolce Guida, Percorsi Enogastonomici di Puglia, Basilicata e dintorni”, “Gusto di Puglia” e il ricettario di “Scienza & Fornelli – Alimenti e Salute nella gastronomia di Orsara di Puglia”. Ma la buona tavola non è l’unico elemento evidenziato, ci sono anche arte, cultura e vicende storiche da narrare: da “Tracce di Orsa nella Daunia” a “Don Alberto, medico condotto a Orsara”. Di grande importanza documentale è il secondo volume di Francesco Paolo Maulucci (Sovrintendenza Archeologica di Foggia) su “Orsara di Puglia, scavi all’Abbazia dell’Angelo”. Di rilievo storico è la pubblicazione della Proloco che, con il libro “Sulle orme dei Calatrava”, narra dei “rapporti fra la Spagna e l’abbazia Sant’Angelo di Orsara di Puglia nel XII e XIII secolo”. Nel 2007, è stato dato alle stampe “Itinerari d’autore”, volume all’interno del quale è il magistrato e scrittore Gianrico Carofiglio a raccontare in modo originale e inedito Orsara di Puglia. Il legame tra il “paese dell’orso” e l’Irpinia è spiegato da un altro libro, quello di Bruno Di Biccari: “Da Buonalbergo a Orsara di Puglia”. Si colloca sullo sfondo epico e drammatico della Grande Guerra, invece, l’opera di Giuseppe Ciampa su “La presa di Torre Guevara”. E poi, ancora, il lavoro di Arturo Cericola con “Il vento va, poi ritorna”, storia della comunità valdese di Orsara dalle origini al 1960. Interessante il volume dal titolo “Nutrizione e invecchiamento, il progetto Selor”, pubblicazione che spiega il programma scientifico e gli obiettivi della ricerca effettuata sulla popolazione orsarese. Dal 2007, inoltre, il paese dell’orso è presente nelle pagine della “Guida alle Città Slow”, la rete dei centri italiani attenti alla qualità della vita. Questa estate, invece, è stato presentato il volume di Nicola Tramonte, “Fotografie 1972-2007”, un percorso fotografico per scrivere una biografia del paese fatta di immagini ed emozioni. La maggior parte delle più recenti pubblicazioni è stata presentata nell’ambito di “Incontro con l’autore”, ciclo di appuntamenti organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Orsara di Puglia.

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