"Repubblica", 7 giugno 2002 - articolo di Nicola Curci
ORSARA - Sta appollaiato sull' Appennino dauno il comune pugliese del pareggio assoluto all' ultimo voto, quello che domenica darà vita all' inedito «ballottaggio all' orsarese». Benvenuti ad Orsara, tremilacinquecento anime chiamate ai supplementari per decidere chi tra Mario Simonelli e Domenico Romano dovrà fare il sindaco dopo il pareggio del primo turno: 877 voti per uno. I due contendenti si erano sfidati in compagnia del terzo incomodo, Antonietta Sanmarco, nel turno unico previsto dal maggioritario. Ma non è bastato. Perché la cabala delle urne ha decretato un risultato beffardo che vanifica gli sforzi della semplificazione per i comuni al di sotto dei diecimila abitanti. Il pazzo esito ha esaltato immediatamente gli scommettitori e le menti fervide di immaginazione. Al Lotto si sono sprecate le combinazioni 2 (i duellanti), 8 (la prima cifra) e 77 (l' ultima coppia). "Si, c' è stato chi l' ha giocata", ammette Mimmo Terlizzi, uno dei due fratelli titolari della pasticceria "De Angelis", nella centralissima piazzetta dedicata a San Pietro. Che poi riprende: "Noi tutti siamo in attesa di conoscere il vincitore dell' elezione. Vogliamo conoscere il nome del nuovo sindaco, per metterci l' anima in pace". "Noi orsaresi, quando facciamo una cosa, la facciamo in grande", precisa il fratello Antonio, tra un cappuccino ed un caffè - ed anche stavolta siamo riusciti ad attirare l' attenzione della stampa. Siamo bravi, vero?". Camminando per le vie piastrellate di basalto, ci si rende conto di come la campagna elettorale sia stata giocata all' insegna dell' economia e dell' appassionante porta a porta: niente foto e tanti cartelloni scritti a mano. Il vigile urbano, baffoni da carabiniere delle favole, ci indica i due comitati elettorali in fermento: "Questa sera - dice - in piazza parlerà Ciriaco De Mita. Per questo c' è tutta questa gente indaffarata". In un garage istoriato con le effigi di Diesse, Margherita, Rifondazione e la civica "Gruppo di via Corridoni", il quartier generale di Simonelli è in ansia per l' arrivo di De Mita. Il più indaffarato è un uomo dal volto saraceno. Militante ex comunista e cigiellino, Palmiro Fragassi traccia un bilancio della campagna agli sgoccioli: "La gente - sintetizza - ha voluto cambiare. Non ha confermato la guida al centrodestra, che per sette anni ha amministrato Orsara con Pietrantonio Fatibene, scegliendo di spalmare i consensi tra il nostro e l' avvocato Romano. Noi rappresentiamo un' area ulivista più classica, con l' aggiunta della civica composta da giovani, assolutamente trasversale al resto dello schieramento. Avremmo gradito correre uniti, ma non c' è stata convergenza. Per noi - conclude - Simonelli, un moderato di estrazione popolare, rappresenta il nuovo. E la candidatura dell' avvocato Romano, un politico arcinoto del vecchio Psi, non ci aggradava". Simonelli si affaccia e sorride. Quarantanove anni, ispettore della Asl Foggia tre, a Troia, è un grande appassionato di jazz, presidente della Proloco e organizzatore della rassegna "Orsara jazz". Solo cinquanta metri più a valle, il comitato elettorale di Mimì Romano, avvocato penalista di settantuno anni, che vive ormai da tanti anni a Foggia. Romano, sostenuto alle elezioni dallo Sdi, da alcuni fuoriusciti della quercia e da una civica, è un politico di razza: vicepresidente della regione Puglia per circa quindici anni, al fianco pure di Fitto padre, è stato deputato del collegio e craxiano doc. E adesso, mormorano in piazza, vincerà, perché, in passato ha sistemato tanta gente, accontentandola con posti di lavoro. Ma c' è chi gli rimprovera la lontananza da Orsara ed anche l' annunciato apparentamento con il centrodestra. L' accordo, si dice, è già pronto. Ed il suo luogotentente sul posto, Antonio Caraglia, si dice sicuro della vittoria: "L' avvocato è benvoluto da tutti. Non ci sono ricorsi che tengano, finirà la sua gloriosa carriera in politica come sindaco". I ricorsi, già. Simonelli e compagni hanno protestato: in una delle quattro sezioni, una scheda da annullare è stata data buona, fino al pareggio. È partito immediatamente il ricorso al Tar, che si pronuncerà il 12 giugno. Troppo tardi: si fa prima col ballottaggio all' orsarese. -