martedì 27 maggio 2008

Su "Viveur", il progetto cinema-scuola a Orsara

tratto da Viveur (www.viveur.it)

ORSARA DI PUGLIA- Anche in occasione della sua nona edizione, il progetto "Scuola al Cinema - Piccoli Spettatori per il Grande Schermo" offre la possibilità ai docenti che abbiano partecipato al progetto, che consiste nella visione guidata di film da parte dei bambini delle scuole materne ed elementari nel corso dell’anno scolastico, di partecipare a un corso di formazione, e a tutti gli interessati di prendere parte a un convegno che si svolgerà da giovedì 29 a sabato 31 maggio prossimi nell’aula consiliare del Comune di Orsara di Puglia.
Organizzati dal cinema d’essai Falso Movimento in collaborazione, fra gli altri, con le amministrazioni comunali di Foggia e Orsara di Puglia e con Viveur, il corso di formazione che si terrà nel centro del Subappennino Dauno avrà come titolo Periferie urbane e periferie del mondo: l’infanzia come risorsa, mentre il convegno ad esso legato avrà come titolo Il cinema delle periferie.
Pier Paolo Pasolini sosteneva “I miei eroi sono sempre dei perdenti, perché sono sconfitti in anticipo, cosa che costituisce uno degli ingredienti principali della tragedia. Da molto tempo si sono messi d’accordo con la morte e la disfatta, per cui non gli resta molto da perdere. Essi non hanno più apparenze, né illusioni da salvare, e così rappresentano l’avventura disinteressata, quella da cui non si trae alcun profitto al di là della semplice soddisfazione d’essere ancora vivi”. Prendendo spunto da questa affermazione, il corso di quest’anno intende prendere in esame, dunque, proprio il cinema delle periferie, di cui Pasolini è stato uno dei più accorati e sofferti cantori.
Per periferia si intende, tuttavia, non solo la periferia urbana, ma anche la periferia, o le periferie, del mondo, di quei paesi in cui la guerra e la povertà ancora imperversano, come l’Africa, il Medio Oriente, ma pure il Sud America con le sue sacche di miseria, oltre alle periferie delle grandi metropoli di cui, per fare solo un esempio, il neorealismo italiano ha raccontato e mostrato ogni piega e ogni angolo.
Oltretutto, gli autori cinematografici che si sono occupati di raccontare le periferie, intese in tutte le accezioni cui abbiamo fatto riferimento, hanno a un tempo privilegiato, nei loro lavori, lo scandaglio dell’animo dei loro personaggi, delle loro solitudini esistenziali, dei loro piccoli e grandi drammi individuali e di quelli collettivi.
Un cinema, insomma, che privilegia gli aspetti meno superficiali della realtà di cui si occupa, una realtà ai margini della società, oscura e per molti silenziosa, che aspetta solo di urlare la sua rabbia e la sua ansia di essere ascoltata, smascherando l’anelito di cambiamento e di ascesa sociale, che i registi e gli sceneggiatori raccontano assecondando la cifra stilistica propria di ognuno.
Il popolo delle periferie urbane e del mondo, in definitiva, deve molto agli autori del cinema che hanno voluto dar loro voce attraverso le proprie opere; non che agli artisti e ai registi in genere si debba affidare il compito di cambiare il mondo ma, almeno, di raccontarlo – compito non meno degno di importanza – per farlo uscire dall’oblio generalizzato e sempre più diffuso.
A tutto questo e a molto altro è dedicato il convegno e il relativo corso di formazione in programma ad Orsara di Puglia a partire da giovedì 29 maggio.
Proprio la mattina del 29 maggio avrà luogo il convegno Il cinema delle periferie, che prevede una nutrita serie di interventi, fra cui quelli di Pino Guario, psicologo e psicoterapeuta, direttore dell’Accademia del Cinema dei Ragazzi di Enziteto, e di Mauro Palma, che è il direttore del progetto; questa parte della giornata è rivolta non solo ai docenti che prenderanno parte al corso di formazione ma anche a tutti gli appassionati di tematiche cinematografiche.
Nel pomeriggio, inizierà il percorso formativo Periferie urbane e periferie del mondo: l’infanzia come risorsa, curato dalla Cooperativa Sociale Get, Centro per la Ricerca e la Didattica dell’Imma-gine e dell’Accademia del Cinema dei Ragazzi di Enziteto, Bari, in collaborazione con Il Cias e l’Avisco di Brescia, riservato ai docenti che hanno aderito al progetto Scuola al Cinema.
Il percorso, dopo un’introduzione dello stesso Pino Guario, che porrà l’accento sulle tematiche che si andranno ad affrontare, prevede ogni giorno la proiezione di un film, (si comincerà con Ogni cosa è illuminata di Liev Schreiber, film del 2005), cui seguiranno vari laboratori; nella giornata iniziale il laboratorio verterà sui suoni, gli odori, il gusto e l’immagine.
Venerdì 30 maggio, dopo un laboratorio dedicato all’analisi e all’elaborazione dei vissuti simbolici filmici e uno sulla costruzione di giochi ottici con materiale povero (che si ripeterà anche più tardi), è prevista la proiezione del film del 2006 Salvatore, questa è la vita, di Gian Paolo Cugno, al termine della quale è in programma un laboratorio di analisi del film.
Infine, sabato 31 maggio, è prevista la seconda parte del laboratorio dedicato ai suoni, agli odori, al gusto e all’immagine, cui seguiranno lavori di gruppo e le conclusioni del percorso formativo.
Per quanto riguarda il Progetto Scuola al Cinema – Piccoli Spettatori per il Grande Schermo, anche per il prossimo anno scolastico 2008/2009, esso prevede un ricco ventaglio di titoli fra i quali gli insegnanti degli alunni che frequentano dall’ultimo anno della scuola materna alla quinta elementare, potranno scegliere e proporre loro, come avviene ormai da nove anni a questa parte, guidandoli lungo un percorso che assume il linguaggio cinematografico come fondamentale da apprendere e far proprio, al pari di tutti gli altri linguaggi tradizionalmente inseriti all’interno dei programmi scolastici.
Anche in occasione della prossima edizione del progetto, è prevista l’assegnazione del Premio Piccolo Critico che sarà attribuito al bambino che avrà scritto la migliore recensione cinematografica su uno dei film proposti e visti nel corso dell’anno. i: 0881.720143

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma com'è che solo a Orsara di Puglia si fanno ste iniziative? Grande Orsara, bisognerebbe che tutta la provincia si muovesse così